VIGNALE

Il ritorno di Chiara Petrolini nella villetta: in tv se ne continua a parlare

Maria Chiara Pezzani

«Abbiamo il cuore spezzato tutti noi quando pensiamo a quei bambini che Chiara Petrolini avrebbe uccisi e sepolti nel giardino».

Così il giornalista Gianluigi Nuzzi ha aperto la trasmissione del venerdì sera di Rete4 «Quarto Grado», che come gli altri programmi nazionali è tornato sul caso di Vignale. Il giornalista Giammarco Menga era davanti al cancello di via Bajetta a raccontare le recenti novità, prima su tutte «il ritorno nella villetta lunedì di Chiara Petrolini».

Il programma mostra le immagini pubblicate giovedì dalla Gazzetta, la 22enne sulla veranda, pellicciotto marrone e sigaretta tra le dita. «Lunedì sera in gran segreto Chiara è tornata nella villetta gialla in cui tutto è successo, le sue gravidanze nascoste a tutti, la nascita dei suoi due bambini, il 12 maggio 2023 e il 7 agosto 2024, il loro seppellimento in giardino – si dice nel servizio mandato in onda che ripercorre la vicenda -. La famiglia è ritornata dopo il dissequestro della villetta a inizio dicembre. E qui Chiara, che era agli arresti domiciliari in un appartamento di Parma dal 20 settembre, giorno del suo arresto, ha avuto il permesso di festeggiare con la famiglia il più amaro dei Natali. Oggi la 22enne aspetta di conoscere il verdetto sul suo futuro. In attesa del processo, indagata per omicidio premeditato e soppressione di cadavere, potrà restare qui o verrà incarcerata come ha chiesto il giudice del riesame?».

Il servizio prosegue facendo un ritratto della giovane e di quanto avvenuto, dalla scoperta del primo corpicino dopo la partenza della famiglia a New York, ad opera di quel cane «che ora è tornato ad abbagliare nel cortile», alle indagini che hanno portato alla scoperta del secondo corpicino e delle ricerche online di Chiara.

«Proprio ieri i due bambini sono stati iscritti alla anagrafe con i nomi di Angelo Federico e Domenico Matteo, per permettere di celebrare i funerali. Dopo questi scatti Chiara non è più apparsa sul balcone, le finestre e gli scuri sono rimasti chiusi».

In studio le parole dei commentatori. «È giusto che ritorni in quella casa?, si domanda Nuzzi?. «Non condivido quest’ultima decisione, la valuto inopportuna» ha detto Carmen Pugliese. Diverso il parere di Carmelo Abbate: «Non vedo nessun pericolo di reiterazione, di fuga. È giusto che una persona stia anche ai domiciliari, nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva».

Maria Chiara Pezzani