CONDANNA
Con l'auto senza assicurazione e sequestrata travolge un ciclista, poi non si ferma
Una vecchia auto che viaggiava sulla via Emilia troppo a ridosso del margine destro. Chi era alla guida della macchina subito dietro si era accorto immediatamente di quell'andatura bizzarra. E pochi istanti dopo aveva visto un ciclista sbalzato dal parabrezza dell'auto sull'asfalto. Mentre la vecchia auto - una Fiat Marea - proseguiva tranquillamente il suo viaggio. Aveva dovuto inseguirlo per un tratto, svoltando a destra nella via che l'auto aveva imboccato, e poi fargli segno alcune volte con gli abbaglianti per far sì che l'automobilista si fermasse, mentre lui era già al telefono per chiamare i soccorsi. E, ieri, il conducente «distratto» - 66enne, origini palermitane ma residente a Parma - è stato condannato a 1 anno e 4 mesi per lesioni colpose e omissione di soccorso dalla giudice Francesca Anghileri. Il pm Massimo Porta aveva chiesto 4 mesi in meno.
Un'auto con qualche decina d'anni, ma soprattutto senza assicurazione e sotto sequestro, E' ciò che poi è emerso quando sono entrati in campo polizia locale e carabinieri. Ma torniamo a quel 23 luglio 2020, quando la Fiat Marea stava percorrendo la via Emilia in direzione Reggio. Poco dopo le 15,30, in località Il Moro, l'auto ha urtato il ciclista che stava procedendo nella stessa direzione sul lato destro della strada. «Più o meno quando sono arrivato davanti al bar, ho sentito un urto nella parte posteriore della bici e sono caduto - ha raccontato mesi dopo alla polizia locale -. Sono stato subito soccorso dagli altri automobilisti, ma non ricordo il tipo di auto».
C'erano vari testimoni, tuttavia. E poi il 66enne alla guida della Marea era stato raggiunto dall'automobilista alle sue spalle e aveva fatto marcia indietro. Mentre il ciclista, 54 anni, era stato trasportato in ospedale. Lesioni gravissime, che hanno comportato una lunga prognosi, oltre a un indebolimento temporaneo del gusto, dell'olfatto e dell'udito e difficoltà di concentrazione e attenzione.
G.Az.