Lavori e scavi

Sotto la Piazza l'ex Cobianchi riprende vita

Pierluigi Dallapina

Sotto la statua di Garibaldi ora c'è una selva di pali che sostengono il pavimento della piazza. A dir la verità i pali ci sono già da qualche anno, da quando il Comune è stato costretto a mettere in sicurezza le stanze sotterranee dell'ex Cobianchi. L'intervento era riuscito, ma non è considerato definitivo: servono nuove «cure».

È per questo motivo che l'amministrazione comunale ha deciso di finanziare un nuovo cantiere per il consolidamento strutturale dell'ex albergo diurno, mettendo a bilancio investimenti complessivi per quasi 4 milioni di euro, con la speranza che questo cantiere possa essere davvero quello definitivo. I lavori dovrebbero iniziare tra settembre e ottobre, per terminare a dicembre del prossimo anno. Per ora il Comune ha deciso di eliminare una volta per tutte i pali che «sorreggono» la piazza. Cosa diventerà l'ex Cobianchi l'amministrazione lo deciderà strada facendo. O meglio, se durante il cantiere verranno scoperti – come era già accaduto in passato – reperti archeologici di pregio, la valorizzazione del passato romano di Parma potrebbe essere un tema su cui varrà la pena investire. «Vogliamo provare a valorizzare questo spazio della città», assicura il sindaco Michele Guerra. Intanto, il progettista, l'ingegnere Alberto Moretti, e i tecnici di Parma Infrastrutture, continuano gli incontri per definire tempi e organizzazione del cantiere, un aspetto ritenuto fondamentale, dato che i lavori interesseranno il centro del centro: piazza Garibaldi. Il progetto per il recupero invece dovrebbe essere pronto in primavera.

Un luogo dimenticato

Solo una ringhiera e una scalinata, vicino a via Cavour, ricordano ai passanti che sotto la piazza c'è una piazza sotterranea. Per il resto niente. Anche la scalinata sul lato di via Mazzini è stata tolta, facendo sparire anche le bici che venivano legate alla ringhiera arrugginita. «L'ex Cobianchi - premette il sindaco Guerra - non è uno spazio che manca alla città. È uno spazio che da anni è stato sottratto a Parma, perché Parma non lo usava più da tempo. Ciò nonostante, questa amministrazione ha deciso di provare comunque a valorizzarlo». Come? Al momento la risposta resta aperta.

Priorità alla sicurezza

Un punto fermo però già c'è ed è quello del mettere in sicurezza la piazza. «Sia chiaro – dice il sindaco per sgombrare il campo da ogni sospetto – piazza Garibaldi già oggi è sicura. Come amministrazione però abbiamo deciso di avviare il cantiere per togliere i pali che puntellavano appunto la piazza, andando a riconsolidare in modo definitivo la struttura dell'ex Cobianchi». Quindi, ora che il Comune ha i soldi necessari, l'ex albergo diurno può iniziare a riprendere vita.

Il passato romano

«C'è chi ha suggerito al Comune di chiudere questi spazi sotterranei, riempiendoli completamente, perché ormai fanno parte del passato di Parma. Questa però non è la linea che intende seguire l'amministrazione, che ha infatti deciso di procedere con il consolidamento strutturale, per poi ridefinire le funzioni di questi locali ipogei».

Il sindaco per ora si sofferma su una possibilità: recuperare e valorizzare i resti romani se, durante gli scavi, dovessero emergere reperti significativi, come già successo alla fine degli anni Venti del Novecento, durante appunto la costruzione dell'ex albergo diurno Cobianchi.

«Siamo stati avvicinati da alcuni studiosi – rivela Guerra – che ci hanno fatto notare che l'ex Cobianchi insiste sull'antico foro dell'epoca romana e quindi che potremmo trovare reperti. Gli archeologi ci hanno suggerito di eseguire dei rilievi e noi abbiamo deciso di proseguire su questa strada. Quindi, i lavori di consolidamento saranno affiancati dai rilievi archeologici. Se dovesse emergere qualcosa di interessante, allora quella potrà essere la strada da seguire, altrimenti procederemo a progettare altre funzioni». Quali? «Quando si parla dell'ex Cobianchi bisogna prestare molta attenzione, perché gli spazi ipogei sono difficilissimi da gestire. Andiamo avanti per step - conclude Guerra -. Ora aspettiamo l'esito dei lavori di consolidamento e dei rilievi archeologici. E questa è una bella notizia per una città di cultura come Parma».

Tempi e costi

«Questo cantiere sarà una bella sfida». Francesco De Vanna, assessore ai Lavori pubblici, chiarisce tempi e costi della riqualificazione dell'ex Cobianchi, finanziata nel 2025 grazie ad un investimento di 2,9 milioni di euro (si tratta di un prestito stipulato dal Comune con Cassa depositi e prestiti a inizio dicembre), a cui verrà aggiunto nel 2026 un altro milione di euro per le finiture. «Il cantiere dovrebbe iniziare tra settembre e ottobre, perché in primavera, con ogni probabilità fra aprile e maggio, dovrebbe essere pronto il progetto», spiega.

L'organizzazione del cantiere sarà fondamentale, per creare il minor disagio possibile. «Il cantiere dovrebbe terminare a dicembre 2026, mentre la parte delle rifiniture, compreso il rifacimento degli impianti, a inizio 2027».

De Vanna chiude con un commento politico: «Questo è un intervento strategico, in uno dei luoghi più importanti della città, che testimonia l'attenzione dell'amministrazione comunale non solo nei confronti dei quartieri, ma anche verso il centro storico».

Pierluigi Dallapina