Bardi
Dal 93enne Renato ai 19 mesi di Pietro: tutti riuniti a Case Bazzini
Bardi Amano la loro terra, quelli dei Bazzini, e la loro Santa Caterina d’Alessandria, a cui è dedicato l’oratorio ottocentesco che è il punto di ritrovo della frazione. La sua festa è una buona occasione per ritrovarsi, anche con gli emigranti, e con gli affezionati che arrivano anche da lontano.
Pure l’ultima edizione ha visto un gruppo numeroso di persone. Don Luigi Pini ha presieduto la messa che è stata animata dal piccolo coro parrocchiale, e poi sul piazzale il via al rinfresco, riscaldato dal vin brulé e profumato dalle torte salate, dalla pizza e dai dolci preparati dalle famiglie. Nel gruppo riunito per la foto-ricordo si va dal novantatreenne Renato Bertolucci, che mette sempre a disposizione l’oratorio di famiglia, a Pietro Solari, di un anno e sette mesi, arrivato su una macchinina con il fratello Giovanni di tre anni. E poi gli ottantenni, come Carlo Pini, che ricorda quando nel dopoguerra si faceva la processione con la statua della santa e sul sagrato si accampava una bancarella di dolciumi. Alla festa c’erano anche Mariella e Gianpietro Signorini, emigrati a Londra, che ogni anno tornano nella loro casa ai Foini, e Lavinia Delozier e il marito, originari degli Stati Uniti, innamorati della valle. Non mancavano i giovani, alcuni residenti, altri che salgono a trovare i nonni nel fine settimana.
Don Pini ha parlato dell’amore di Dio per l’umanità, che i santi come Caterina hanno testimoniato attraverso il dono della propria vita. Amore si respirava in questo angolo di montagna che resiste allo spopolamento coltivando ancora la terra, allevando animali e mettendo al mondo bambini. Su tutti i volti era visibile la gioia di ritrovarsi nel giorno della sagra a condividere la mensa.
Laura Caffagnini