LUTTO
Addio Micole, piccola «leonessa» stroncata dalla leucemia a 11 anni
«Era una guerriera, una bambina coraggiosa, che non ha mai smesso di lottare». E’ questo il ritratto affettuoso che Simone Amigoni e Isabel Ferrari hanno dipinto della loro bambina di 11 anni, Micole Amigoni, scomparsa martedì scorso dopo una lunga battaglia contro la leucemia. Parole da cui traspare un indescrivibile dolore, un amore senza fine e anche tanta ammirazione per la loro piccola figlia volata via troppo presto.
La storia di Micole è la storia «di una leonessa», come l’ha chiamata il padre ai nostri microfoni, che a soli 9 anni ha scoperto di dover affrontare una partita difficile contro la malattia, dopo aver vissuto anni travagliati già dalla nascita a causa di un ictus.
«Non era mai abbattuta, non era mai triste, - ci ha raccontato il padre Simone -, aveva una forza enorme. Era fatta così, era il suo carattere, una persona senza mezzi termini, se ti doveva dire una cosa te la diceva in modo diretto. Le chiedevo “Micole, come stai ,tutto bene?” e lei rispondeva sempre di sì, anche a poche ore dalla morte».
A luglio dello scorso anno il trapianto di midollo e la speranza al centro Maria Letizia Verga di Monza, poi a metà dicembre la dura notizia del ritorno aggressivo della malattia.
Nonostante il dolore e le difficoltà, Micole non ha mai smesso di seguire le proprie passioni, dai videogiochi, alla piscina, ai personaggi di Harley Quinn e Mercoledì Addams, fino a quella più importante, tramandata dalla madre Isabel, per il disegno. «Diceva sempre di aver preso da me - ci ha raccontato Isabel - questa passione. Vinse anche un concorso due anni fa e il suo disegno fu poi utilizzato per i biglietti di Natale dell’associazione “Noi per loro”, che ringrazieremo sempre per il loro supporto. Si sono fatti carico anche delle spese per i funerali, un gesto meraviglioso».
Micole abitava da pochi anni a Monticelli Terme. Prima del trasferimento in provincia, aveva frequentato le scuole elementari «Bottego» di Parma, dove le maestre hanno voluto dedicare un messaggio per la triste scomparsa della loro ex alunna.
«Micole era una piccola artista. Ogni volta che entrava in aula, portava con sé un bagaglio di colori e di sogni. I suoi disegni erano pieni di vita e immaginazione. Ricordiamo con affetto i momenti a scuola trascorsi nei banchi, circondata dai suoi compagni. La sua forza di fronte alle sfide era un esempio per tutti noi. Grazie per averci insegnato a colorare il mondo».
Ieri sera è stato recitato, nella chiesa Betania di Marore, il Santo rosario per Micole, ricordata anche in ospedale per la sua solarità e la sua tenacia. Come raccontato dalla mamma Isabel, tutte le persone del reparto Oncoematologico pediatrico del Maggiore conoscevano Micole e la sua personalità unica: «La gente veniva da lei per ricevere la “dose quotidiana” di Micole, anche dagli altri reparti. La primaria dell’ospedale ci diceva che lei non voleva mollare per non farci soffrire. Vorremmo condividere la nostra esperienza con Micole nei vari reparti, anche qui a Parma, per parlare con i genitori dei bambini che stanno affrontando queste malattie».
L’ultimo desiderio della piccola guerriera, prima di tornare in ospedale, era stato quello di andare al parco della Cittadella, che amava tantissimo. Un desiderio realizzato, come ci ha raccontato Simone: «Adorava la Cittadella. Sono riuscito a portarla lì, mentre era in sedia a rotelle. Era molto felice, allo stesso tempo triste perché non poteva fare ciò che voleva. È la persona più bella che io abbia mai conosciuto. Non ha mai mollato e ha dato un insegnamento a tutti noi».
I funerali di Micole si terranno domani dalle 10.45, partendo dalle camere mortuarie dell’Ospedale maggiore, per poi andare nella chiesa Betania di Marore, dove era stata battezzata, e infine al cimitero di Eia.
Pietro Amendola