Serie A
Parma, ora sfatare il tabù trasferta: la salvezza passa lontano dal Tardini
Una squadra che deve salvarsi, solitamente, il bottino necessario per raggiungere l'obiettivo dichiarato lo accumula fra le mura amiche. Almeno sulla carta è così. Ma con quindici giornate davanti e calendario alla mano, è evidente come il Parma - che finora ha raccolto la metà esatta dei 40 punti che rappresentano la quota convenzionale indicata per mettersi al riparo da ogni rischio - i conti debba farli quadrare anche lontano da casa.
Cammino tortuoso
Delle otto trasferte che rimangono, da qui alla fine del campionato, in ben quattro circostanze il Parma avrà di fronte dirette concorrenti nella corsa per non retrocedere: si comincia domenica sul campo del Cagliari, formazione che ha appena un punto in più della squadra di Pecchia, per proseguire poi a Monza, Verona ed Empoli.
Altrettanto elevato il coefficiente di difficoltà degli altri quattro impegni esterni: Udinese, Fiorentina e soprattutto Lazio e Atalanta, squadre che ragionevolmente saranno fino all'ultimo in lizza per la qualificazione in Champions League.
Un passo alla volta
Intanto c'è da pensare al Cagliari: un match che se non è proprio da «ultima spiaggia» poco ci manca. I rossoblu allenati da Davide Nicola sono reduci da due sconfitte di fila (in casa del Torino e lunedì, nel posticipo, contro la Lazio), ma di recente nel proprio stadio hanno rifilato ben quattro reti proprio a quel Lecce che, dal canto suo, meno di una settimana fa, ha banchettato al Tardini, assestando un colpo durissimo a Bonny e compagni.
In trasferta, poi, il Parma è chiamato a sfatare una sorta di tabù: domenica saranno infatti tre mesi esatti dall'ultima vittoria ottenuta lontano d acasa. Era il 9 novembre scorso quando i crociati s'imposero sul campo del Venezia: 1-2, firmato da Valeri e Bonny. Sembra quasi un'altra era. Quel Parma, nonostante i pesanti scivoloni interni contro Udinese, lo stesso Cagliari e Genoa, aveva saputo imporre il pari allo Juventus Stadium. E fino alla partita di Venezia, in trasferta aveva perso una sola volta, peraltro in maniera rocambolesca, a Napoli. A quella sconfitta era seguita una sfilza di pareggi: Lecce, Bologna, Como e appunto Juventus.
Dopo l'exploit di Venezia, invece, è cambiato tutto. Cinque partite giocate fuori e un solo punto conquistato, sempre a Torino ma sulla sponda granata. E solo grazie alle parate di Suzuki, in quella che è stata senza dubbio la migliore prestazione del portiere giapponese da quando è arrivato in città. Poi solo amarezze: Inter, Roma, Genoa e Milan. Lontano dal Tardini, il Parma ha conquistato la miseria di 8 punti, con una media di 0,72 a partita (11 quelle giocate fuori casa dai crociati). Davvero troppo poco. Anche per chi ambisce alla salvezza.
Vittorio Rotolo