Salsomaggiore

Baistrocchi, consegnate le chiavi alla nuova proprietà

L’ex istituto termale Baistrocchi ha ufficialmente una nuova proprietà. A tre anni di distanza dalla chiusura, la struttura di viale Matteotti tornerà dunque a nuova vita dopo l’acquisto all’asta, per un milione e 300mila euro, da parte della Europa Tech Enterprise Srl che ha acquisito l’immobile comprendente, oltre ai beni mobili, «diversi corpi di fabbrica tra loro collegati, e più precisamente una porzione destinata a struttura alberghiera e ricettiva, una porzione destinata a servizi sanitari e poliambulatori, nonché fabbricati separati adibiti a centrale termica e cabina elettrica».

Nel pomeriggio di ieri, alla presenza del sindaco, Luca Musile Tanzi, davanti al Baistrocchi è avvenuta la simbolica consegna delle chiavi tra il curatore fallimentare, dottor Claudio Zolesi, e l’amministratore unico di Europa Tech Enterprise Srl, Eugenio Ermakov. «La nostra idea è quella di mantenere la struttura in veste di albergo con centro benessere, trattamenti e cure termali e con medici – afferma Ermakov –. Vogliamo anche migliorare e modernizzare l’immobile con una ristrutturazione soprattutto della parte interna».

Europa Tech Enterprise Srl ha acquistato anche l’albergo Europa, a poche centinaia di metri di distanza dal Baistrocchi, a proposito del quale Ermakov sottolinea di voler dedicare una parte ad uso appartamenti per studenti ed una parte per turisti. Tornando al Baistrocchi, la struttura è chiusa dal febbraio 2022, ovvero dal fallimento dell’ultima società proprietaria, Adg Srl. Purtroppo negli ultimi tempi, come successo anche a tanti altri alberghi chiusi da tempo, il degrado si è «impossessato» del Baistrocchi all’interno del quale sono penetrati senzatetto e vandali: grazie alla disponibilità della proprietà, del curatore e di un altro albergatore, la Gazzetta ha potuto documentare le condizioni nelle quali si trovano stanze, corridoi, ambienti comuni e uffici: resti di bivacchi, biancheria data alle fiamme, porte e finestre danneggiate, stanze messe a soqquadro e perfino due casseforti smurate, il tutto accompagnato da un odore nauseabondo.

A risentirne, ovviamente, anche la sicurezza pubblica dal momento che in tanti, tra commercianti e residenti della zona, assistono impotenti da tempo ad un incessante via vai che ha fatto crescere la paura. Dopo la notizia della vendita, i commercianti di viale Matteotti, che hanno sempre vissuto dell’indotto generato dai clienti dell’istituto termale, sperano in una rinascita economica di tutta la zona.

M.L.