Istruzione

Scuole a rischio in Val Ceno? Lanciato il grido d'allarme

Lisa Occhi

 Preservare la continuità dell’istruzione scolastica, non solo come istituzione ma anche come esempio di identità comunitaria e valorizzazione del territorio, allo scopo di contrastare la crisi demografica: questo il tema centrale dell’incontro che si è svolto nella scuola di Varano de’ Melegari.

Il consiglio d’istituto, presieduto dal professor Gaetano Carpena, e la dirigente scolastica, la professoressa Alessia Gruzza, hanno accolto i rappresentanti delle amministrazioni comunali della Val Ceno (Bardi, Bore, Pellegrino Parmense, Varano de’ Melegari e Varsi) per presentare i dati delle iscrizioni per l’anno scolastico prossimo, il 2025/2026, e affrontare la problematica sempre più pressante della crisi demografica, che riguarda quasi tutte le aree dell'Appennino.

La diminuzione della popolazione sta avendo un impatto diretto sul numero di iscritti, mettendo a rischio l’autonomia dell’istituto comprensivo Val Ceno.

Un quadro preoccupante, che ha reso necessario un confronto con le istituzioni locali, per individuare strategie volte a preservare un servizio essenziale come quello scolastico. Il rischio di accorpamenti e chiusure di plessi scolastici non è affatto un’ipotesi remota, ma una possibilità concreta che metterebbe in difficoltà numerose famiglie e l’intera comunità.

Nonostante il contesto critico, la professoressa Gruzza ha sottolineato le opportunità di crescita che il comprensivo Val Ceno sta vivendo grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Questi finanziamenti stanno permettendo un significativo miglioramento dell’offerta formativa, con l’attivazione di corsi Steam, potenziamento della lingua inglese e avvio di programmi di affiancamento e tutoring per gli studenti più in difficoltà.

Un investimento sul futuro, che mira a rendere la scuola non solo un punto di riferimento educativo, ma anche un motore di sviluppo per l’intera area.

Le amministrazioni comunali presenti all’incontro hanno ribadito l’importanza di mantenere attivi i plessi scolastici nelle zone montane, sottolineando gli sforzi che i piccoli comuni affrontano quotidianamente per garantire il trasporto scolastico e la gestione degli edifici.

I sindaci hanno espresso con fermezza la loro volontà di difendere l’autonomia dell’istituto comprensivo Val Ceno, ritenendolo un elemento identitario fondamentale per l'intera vallata e un pilastro per la tenuta del tessuto sociale ed economico del territorio.

La scuola, dunque, non è solo un luogo di formazione, ma un presidio culturale e sociale insostituibile per le comunità montane. La sfida ora è quella di invertire la tendenza demografica negativa, lavorando in sinergia tra istituzioni, enti locali e famiglie per garantire un futuro solido e sostenibile all’istruzione in Val Ceno.

Lisa Occhi