TRAVERSETOLO
Neonati morti, benedizioni separate per le due famiglie
Non c'era Chiara Petrolini alla benedizione dei suoi figli prima della tumulazione nel cimitero di Bannone. Lo stesso loculo per i due piccoli. E una cerimonia essenziale, a cui ha preso parte Samuel, il padre dei bambini, insieme ai familiari e a diversi amici. La ragazza, indagata per duplice omicidio premeditato e soppressione dei cadaveri, ai domiciliari dal 20 settembre scorso, avrebbe potuto chiedere un permesso al giudice, ma ha deciso di non partecipare.
Una scelta, condivisa con il suo difensore, per poter poi avere uno spazio privato, probabilmente insieme ai genitori, in cui dare l'ultimo saluto ai figli. E' ciò che sottolinea il suo avvocato Nicola Tria: «In relazione alla sepoltura avvenuta ieri (mercoledì, ndr) - scrive il difensore in una nota - vi sono stati nei giorni scorsi contatti, per il tramite dei rispettivi legali, fra la famiglia Petrolini e la famiglia Granelli al fine di confrontarsi sulle modalità: a seguito di tale sereno confronto, le due famiglie hanno convenuto di optare per momenti e modi distinti di benedizione e preghiera, in ogni caso in forme rigorosamente e strettamente private».
Quando e come Chiara deciderà di vivere questo momento, resta un segreto. Tria non vuole aggiungere altro rispetto a quanto scritto.
Per quanto riguarda, invece, l'iter processuale, dopo la chiusura delle indagini, si attende la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura. Poi verrà fissata l'udienza preliminare. Con ogni probabilità entro l'estate.