NOCETO

Calcio, nasce il primo Club per tifare Parma Women

Pietro Razzini

È nato il primo Parma Club dedicato al Parma Women, la squadra femminile del Parma Calcio 1913. Ha esordito con uno splendido appuntamento, venerdì scorso, al centro sportivo «Il Noce» di Noceto. Oltre 300 tifosi e appassionati, tra cui anche il sindaco Fabio Fecci, sono accorsi per brindare con il presidente Mirko Bacchi, le calciatrici, lo staff tecnico della prima squadra, la dirigenza crociata e molte ragazze delle squadre under.

Il Parma Club «Parma Women Wanderers» nasce quindi all’insegna dell’affetto di un popolo, quello crociato, unito nel nome dei valori positivi dello sport: «Le nostre figlie giocano nelle giovanili e ci hanno avvicinato a questo splendido mondo. Senza la loro passione, non avremmo seguito il consiglio di Angelo Manfredini, il primo a suggerirci il progetto», ha raccontato Bacchi supportato immediatamente dal presidente del Centro di coordinamento dei Parma Club: «Diamo il benvenuto nella famiglia gialloblù al primo club dedicato a una squadra femminile. Noi vogliamo sostenere questi colori: che siano indossati da uomini o donne, non fa differenza. Rappresentano il Parma, una delle squadre che ha lasciato il segno nella storia del calcio». Ad affiancare Mirko Bacchi non potevano mancare il vicepresidente Alfredo Camellini e il segretario Francesco Somacher: «Ma voglio citare anche Adriano Vitali, Pellegrino Liguori ed Eliana Biondo: so di poter contare sempre su di loro. La volontà del gruppo è chiara: creare empatia nel mondo del calcio femminile. E i rapporti che si stanno creando con le altre tifoserie ne sono l’esempio più limpido». E intanto il numero di tesserati ha già raggiunto quasi 400 unità. Conclude Domenico Aurelio, direttore sportivo crociato: «I tifosi sugli spalti continuano a crescere: già ora abbiamo superato gli spettatori della scorsa stagione. Siamo orgogliosi di avere un club dedicato alla nostra squadra: ho sempre pensato che la parte difficile del lavoro sia fare conoscere il calcio femminile. Perchè poi è difficile non apprezzarlo».