REGIONE

Fabi: «Ticket più alti? Azione inevitabile per salvare la sanità»

Pietro Amendola

L’assessore regionale alla salute Massimo Fabi è tornato a parlare del nuovo sistema di ticket per la spesa farmaceutica, che partirà dal prossimo 2 maggio. Anche ai cittadini di Parma sarà chiesto di pagare 2,20 euro per confezione di medicinale e fino a 4 euro per ricetta. Dopo le polemiche degli ultimi giorni sulla novità introdotta dalla Regione, l’assessore ha ribadito i motivi che hanno portato a questa decisione, puntando il dito contro un mancato supporto da parte del Governo.

«Alla base di tutto ciò - ha spiegato l’assessore - c’è un sistema sanitario regionale che sta offrendo un livello prestazionale, sia dal punto di vista della qualità che della quantità di prestazioni territoriali, non proporzionato ai livelli di finanziamento decrescenti del Governo. Le risorse attribuite all’Emilia-Romagna non sono sufficienti per garantire la qualità del sistema». Fabi fa sapere che la riforma avrà non solo l’obiettivo di mantenere i livelli prestazionali delle strutture sanitarie, ma soprattutto di aiutare le persone più fragili. Dal pagamento dei nuovi ticket saranno esentati infatti 1,65 milioni di cittadini, circa uno su tre in Emilia-Romagna. «Noi - ha aggiunto Fabi - incrementeremo le risorse per il “Fondo regionale per la non autosufficienza”, con 85 milioni in più per quest’anno, 25 milioni per il 2026 e altri 25 per il 2027. Un intervento complessivo di 135 milioni».

La compartecipazione alla spesa farmaceutica rimane, secondo Fabi, un’azione inevitabile per non intaccare la qualità del sistema sanitario regionale. «Eravamo di fronte a un bivio, o i tagli sul personale, sulle risorse, sulle tecnologie, oppure il mantenimento di questi livelli, cercando di migliorarli attraverso la leva fiscale e interventi come quello dei ticket. Vogliamo inoltre andare verso l’accordo integrativo con i medici di medicina generale, che sviluppi le aggregazioni funzionali territoriali, incidendo sui tempi di attesa».

Pietro Amendola