SALSO

Addio a Albino Faroldi, chef del mitico «Al Tartufo»

Salsomaggiore piange la scomparsa di Albino Faroldi, figura storica della ristorazione locale e uomo d’altri tempi, che seppe unire passione, umiltà e straordinario talento in ogni piatto preparato. Nato nel 1939, imparò il lavoro sul campo diventando ben presto uno stimato chef facendo parte negli anni ‘60 e all’inizio dei ‘70 della prestigiosa brigata del ristorante «Al Tartufo», luogo amato da clienti illustri, tra i quali anche grandi nomi dello spettacolo come Mina e Milva, e facendosi ben volere da tutti per la sua professionalità e il suo carattere.

Grazie all’abilità e alla fantasia ai fornelli creò dei veri e propri capolavori tra i quali la «Faraona in cocotte con tartufi», piatto che gli valse, su dodici concorrenti, la medaglia d’oro nel 1973 a Milano nell’ambito dell’iniziativa «I piatti del buon ricordo»: un riconoscimento importante, che mise in luce il suo talento senza però mai allontanarlo dalla sua terra poiché oltre al lavoro da chef, portò avanti anche l’impegno nel podere di famiglia curando i campi, la stalla e la vigna.

Lo chef scomparso dedicò dunque la sua vita al lavoro e alla famiglia, due ingredienti che non smise mai di tenere insieme come in una delle sue ricette più riuscite.

Albino Faroldi ha lasciato la moglie Valeria, la figlia Fabiana con Giovanni, l’adorato nipote Davide, e le sorelle Pia e Silvana. Il rosario sarà recitato questa sera alle 19 nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice del Poggetto dove domani si terrà il funerale alle 14,30.

M.L.