Borgo Parmigianino
Accoltellò l'uomo che difendeva la propria bici: condannato
Pieno centro, pieno giorno, 28 novembre 2024. Un viavai di passanti a piedi, in bici e in auto e una discreta quantità di sguardi al di qua delle vetrine lungo borgo del Parmigianino. Eppure, un tizio passando accanto a una bici elettrica appoggiata al muro, cominciò ad armeggiare con il suo lucchetto. Ma esagerò con la sfacciataggine.
A scorgerlo dall'interno del proprio negozio fu il proprietario della bicicletta. L'uomo corse fuori, chiedendo allo sconosciuto che cosa stesse facendo. Domanda retorica, alla quale seguì una risposta che avrebbe potuto avere conseguenze pesantissime: l'aspirante ladro, anziché parlare (del resto c'era poco da dire), estrasse un coltello e si mise a sferrare fendenti, mirando al volto del «guastafeste».
Per sua fortuna, l'altro fu svelto a proteggersi con il braccio, ma la sua mossa fece sì che la lama gli centrasse il gomito sinistro. L'altro a quel punto desistette dai propri propositi: lasciato perdere bici e proprietario, se la diede a gambe verso via Melloni. L'incontro però era stato ravvicinato per la sua vittima quanto basta, oltre che per rimediare una ferita, per memorizzare gli elementi utili per il riconoscimento dell'aggressore. Le indagini si concentrarono su un quarantenne di carnagione olivastra, con una felpa con il cappuccio.
Presto, il presunto aspirante rapinatore (a quel punto non si poteva più parlare di un banale ladro di biciclette, «banale» finché appieda gli altri) venne catturato. A finire davanti al Gup per questa vicenda, un immigrato marocchino di 44 anni vecchia conoscenza della giustizia. Ora, gli si aggiunge questa condanna: a due anni, sette mesi e 15 giorni di reclusione, oltre a 1300 euro di multa.
rob.lon.