SANITA'
Donazione di organi: a Parma, più di uno su tre dice «no»
Cresce il numero dei trapianti e cresce anche il numero di richieste, ma purtroppo sono in calo, anche a Parma, i «sì» alla donazione degli organi. Nel momento di decidere, un momento che si presenta durante il rilascio o il rinnovo della carta d'identità elettronica, sempre più parmigiani rispondono «no», facendo così sfumare una preziosissima opportunità di altruismo. In provincia di Parma, ad esempio, il numero delle «opposizioni», così vengono chiamati i «no», è aumentato del 4,5% tra il 2023 e il 2024. In totale, un terzo delle risposte corrisponde a un rifiuto alla donazione.
Il quadro nazionale
A sollevare l'allarme ci ha pensato nei giorni scorsi il Centro nazionale trapianti, che in una nota ricorda il dato nazionale: nel primo trimestre 2025, su circa 950mila dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi e tessuti registrate al momento del rinnovo della carta d'identità elettronica, 570mila persone hanno dato il proprio consenso al prelievo degli organi dopo la morte (60,3%) mentre in 380mila hanno scelto di opporsi (39,7%). Complessivamente, nel Sistema informativo trapianti sono depositati 22,3 milioni di dichiarazioni: 15,5 milioni di consensi e 6,8 milioni di opposizioni. Dal 1 gennaio al 31 marzo di quest’anno i rifiuti alla donazione sono saliti del 3,4% rispetto al 2024, mentre le astensioni sono diminuite dello 0,6%. Già, perché per legge si può anche non dichiarare nulla, tant'è che nei primi 90 giorni del 2025 i cittadini che si sono astenuti sono stati 680mila, il 41,6% di quanti hanno rinnovato il documento nei primi 90 giorni dell'anno.
Le informazioni emergono dal report periodico del Centro nazionale trapianti diffuso in vista della Giornata nazionale della donazione, che si è celebrata lo scorso 11 aprile.
Parma non brilla
Tornando al dato parmigiano, si nota un brusco calo dei consensi tra il 2023 e il 2024, mentre il picco di altruismo è stato toccato nel 2021, con il 69,7% di risposte affermative alla donazione, tra coloro che hanno accettato di esprimere la propria scelta (in quanto è sempre possibile non dichiarare nulla). Per quanto riguarda le opposizioni, nel 2024 è stato toccato il picco, con il 34,8% di «no», seguito dal 2020 quando i «no» furono pari al 34,6% dei pareri espressi ai funzionari dell'anagrafe. Insomma, uno su tre si è rifiutato di donare gli organi.
Facendo un confronto tra le province della regione, nel 2024 quella in cui ci sono meno rifiuti (30,2%) è Bologna che è al 19° posto a livello nazionale, seguita da Ferrara (27° posto in Italia e 30,9% di no), Modena (41° posto e 33,8% di no), Ravenna (43° posto e 34,4% di no), Parma (49° posto e 34,8% di opposizioni), Forlì-Cesena (51° posto e 34,9% di rifiuti), Rimini (58° posto e 36% di no), Reggio Emilia (61° posto e 36,4% di opposizioni), per terminare con Piacenza (65° posto a livello nazionale e 36,8% di rifiuti alla donazione).
A livello nazionale, i più propensi alla donazione sono i 40-50enni, tra i quali si registra quest’anno il 68,6% di consensi e il 31,4% di opposizioni. I più dubbiosi sono soprattutto gli over 60 (48,4% di «no», erano il 45,5% nel 2024), ma anche i 18-30enni, tra i quali le opposizioni sono passate dal 33,6% del 2024 al 37,9% del primo trimestre 2025.
Il dovere di informare
«Molti cittadini non sanno che all'anagrafe del proprio Comune di residenza, al momento del rilascio o del rinnovo della carta d'identità elettronica, possono dichiarare la volontà di donare organi, tessuti e cellule post mortem», premette Lara Delsoldato, presidente provinciale di Aido. «Occorrerebbero campagne informative sul territorio nazionale per dare la possibilità ai cittadini di fare quello che noi chiamiamo una scelta consapevole e informata. Con un semplice “sì” possiamo restituire la vita a chi è in attesa di un trapianto. Il dono, quello vero, è una scelta di vita e rappresenta la corresponsabilità di ognuno di noi alla realizzazione di una società migliore per le future generazioni».
«A Parma - specifica - sono in programmazione diverse iniziative promosse dal Centro trapianti in collaborazione con i volontari Aido. Incontri di approfondimento sull'importanza di fare una scelta consapevole sulla donazione di organi, tessuti e cellule. Il 10 dicembre 2024 si e svolto al Duc un incontro formativo tra l'equipe medica del Centro trapianti di Parma, i volontari Aido e gli operatori dell'anagrafe cittadina per illustrare i principi scientifici alla base della donazione di organi e tessuti al fine di dare informazioni corrette a chi rappresenta un'interfaccia importante con l'intera cittadinanza». Un secondo incontro si è svolto il 1 aprile a Collecchio con la partecipazione degli operatori di 3 Comuni: Felino, Sala Baganza e Collecchio. Altri incontri sono in programmazione: La speranza è di invertire la tendenza e far pronunciare tantissimi «sì».
Pierluigi Dallapina