Un mese in Rianimazione
Incidente sulla neve, sciatrice salvata al Maggiore. Il padre: «Grazie Parma»
Capita che il destino ti aspetti in una pista da sci, un luogo che ti è caro e abituale. È successo, il 16 febbraio scorso, a Viola, ventenne della provincia di La Spezia, studentessa universitaria di lingue, che si trovava a Cerreto Laghi con la famiglia: papà, mamma e fratello.
Lei, sciatrice esperta che ha anche militato in uno sci club e partecipato a diverse gare amatoriali, è scivolata malamente sulla pista, perdendo uno sci.
Un incidente che sarebbe forse stato senza gravi conseguenze, se Viola non fosse finita contro una cancellata in ferro a protezione di un impianto elettrico ai bordi della pista. Nonostante indossasse il casco, ha riportato un grave trauma cranico e fratture multiple.
Subito soccorsa da un team medico locale e poi da un'eliambulanza di Parmasoccorso, Viola è stata trasportata nella Prima Rianimazione del nostro ospedale Maggiore, dove è rimasta per un mese.
A oltre due mesi dall'incidente (sul quale è stata anche aperta un'indagine della Procura per la verifica delle protezioni di sicurezza), il papà di Viola ha scritto a nome della famiglia una lettera alla Gazzetta nella quale esprime «la più sincera e profonda gratitudine a tutto il personale della Rianimazione 1 dell’Ospedale Maggiore di Parma. In un momento drammatico e del tutto inaspettato, abbiamo avuto la fortuna di affidarci a un’équipe di straordinaria professionalità e competenza, che ha saputo salvare la vita di nostra figlia Viola».
«Oltre all’altissimo livello medico - continua la lettera - ciò che ci ha colpiti nel profondo è stata l’umanità, la vicinanza e la delicatezza con cui medici, infermieri e operatori socio-sanitari si sono presi cura non solo di lei, ma anche di noi familiari. Un ringraziamento speciale va anche all’equipaggio dell’elisoccorso, che con tempestività, prontezza e grande preparazione ha garantito un intervento decisivo nei primi momenti dell’emergenza. Non dimenticheremo mai la cura, la pazienza e la disponibilità con cui ci avete accompagnati in quei giorni così difficili. A ciascuno di voi va il nostro più sentito grazie».
«Siamo felici di sapere che Viola è sulla strada di una graduale ma costante ripresa - commenta Stefano Pagliari, direttore della Prima Anestesia e rianimazione - Gestione interdipartimentale Sia, del Maggiore - Quando è arrivata da noi le sue condizioni, come aveva subito capito la collega Laura Malchiodi che per prima l'ha soccorsa, erano preoccupanti, con un politrauma importante e un trauma cranico severo, e il recupero non era scontato».
Viola è rimasta a lungo in coma farmacologico «per diminuire le esigenze metaboliche del cervello e metterlo nelle migliori condizioni di recuperare, visto che il danno assonale diffuso non si poteva risolvere chirurgicamente», spiega ancora Pagliari.
La forza di vivere di Viola, la competenza di medici e infermieri e l'amorevole supporto della famiglia, hanno fatto il miracolo.
Il 18 marzo scorso Viola è stata trasferita nel centro Cardinal Ferrari di Fontanellato, dove ha intrapreso una riabilitazione «che sarà ancora lunga e di cui al momento non si intravede la fine», dice il papà, ma che ha già dato importanti risultati: il 7 aprile scorso la studentessa ha festeggiato il 21esimo compleanno a Fontanellato con tutta la famiglia.
Monica Tiezzi