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La Raquette verso la riapertura: il Comune trova i nuovi gestori dei campi da tennis

Pierluigi Dallapina

La Raquette ha un nuovo gestore che si impegna a riaprire i cancelli e rimettere in attività i campi da tennis nel giro di pochissime settimane. Questa è la speranza dell'amministrazione comunale. La durata dell'affidamento diretto è fino al 31 dicembre 2027 e le due società che hanno presentato i preventivi riceveranno, nell'arco di tre anni, un contributo, da parte del Comune, poco inferiore a 15mila euro. L'ufficialità è scritta in una determina dirigenziale pubblicata ieri sull'albo pretorio del municipio. I nuovi gestori si occuperanno solo di tennis - resta l'incognita sull'utilizzo del campo da calcetto - in quanto nel circolo non ci sarà un ristorante, come avvenuto nel recente passato, e non ci sarà nemmeno un campo da padel, in quanto incompatibile con il contesto: La Raquette è all'ombra delle mura farnesiane della Cittadella e la Sovrintendenza non avrebbe dato il via libera a nuove costruzioni.

Bosi: «Un luogo positivo»

«Sono molto soddisfatto. In consiglio comunale avevamo preso l'impegno di arrivare a una soluzione che garantisse la riapertura della Raquette e ci siamo riusciti», commenta a caldo Marco Bosi, assessore con delega allo Sport.

Grazie alla nuova gestione, riaprirà, si spera in tempi brevissimi, un luogo dedicato allo sport e questo, per l'assessore, rappresenta un dato positivo per il quartiere e per tutta Parma. «È un risultato importante, perché stiamo parlando di un impianto storico, dall'alto valore simbolico e quindi non solo sportivo - dichiara Bosi -. Un centro per il tennis nel cuore della città è sicuramente un luogo vivo, sano, positivo e per questo siamo molto contenti di essere riusciti a riaprire il circolo, nonostante i vincoli determinati dalla posizione della struttura, in un luogo tutelato dalla Sovrintendenza».

Un po' di storia

Vista la sua posizione, attaccato ai bastioni della Cittadella, il circolo deve rispettare vincoli che ne limitano fortemente l'attività. Motivo per cui, a fine gennaio, il precedente gestore, l'associazione sportiva Blue Steel che si era aggiudicata l'impianto dal 2021 al termine del 2024, aveva gettato la spugna. «ll bando era per noi economicamente svantaggioso», aveva detto a fine gennaio Roberto Bernardini, presidente della Blue Steel, spiegando perché la sua associazione aveva deciso di non partecipare alla procedura per l'affidamento in concessione della Raquette.

Quella procedura andò deserta, scatenando le critiche dei consiglieri comunali di minoranza, che puntavano il dito contro l'amministrazione comunale per non aver saputo evitare l'abbandono di un impianto sportivo storico, per decenni saldamente nelle mani del Cus, fino al 2021, quando le condizioni messe a gara non vennero ritenute economicamente sostenibili dal Cus stesso.

La polemica politica era stata senza sconti, tanto che Europa verde, a poche ore dalla notizia del bando deserto, aveva auspicato le dimissioni dell'assessore allo Sport. Ora l'amministrazione comunale volta pagina, essendo riuscita a intercettare l'interesse di due società. Di sicuro, una buona mano arriva dai quasi 15mila euro messi sul piatto dal Comune, da qua a fine 2027, a favore dei nuovi gestori della Raquette.

Tennis in Cittadella

Ma chi sono i nuovi gestori? L'avviso pubblicato il 5 marzo (che scadeva il 17 marzo) ha raccolto l'interesse del Padel club x4, con sede a Parma in via Marna 18, e dell'associazione sportiva Tennis club La Volée, di Langhirano, uniti in raggruppamento temporaneo. La decorrenza della gestione è «indicativa dal mese di aprile», si legge nella determina, per terminare il 31 dicembre 2027.

Ai gestori, il Comune riconoscerà un contributo di 14.640 euro, diviso in tre rate uguali (una per ogni annualità, da qua al 2027) di importo pari a 4.880 euro. L'avviso precedente, quello che scadeva il 23 gennaio e che è andato deserto, prevedeva una garanzia provvisoria pari a 17.250 euro. Ultimi dettagli non secondari: alla Raquette non si andrà al ristorante, perché ci sarà solo un punto ristoro per gli sportivi che andranno a giocare al circolo. Si potrà giocare a tennis, nei tre campi di terra rossa, e forse a calcetto, dato che c'è un campo, ma non è esclusa una sua riconversione a campo da tennis. Niente padel, visti i vincoli sull'area.

Pierluigi Dallapina