CAMBIO AL VERTICE

Aeroclub «Bolla», il nuovo presidente è Michele Tirelli

Antonio Bertoncini

Cambio della guardia all’Aeroclub “Gaspare Bolla”: al presidente Mario Cotti, che ha guidato il sodalizio per diversi anni, è subentrato Michele Tirelli, socio da quasi mezzo secolo, con alle spalle mille ore di volo.

Ingegnere, con un master in amministrazione aziendale negli Stati Uniti, ha lavorato nell’azienda di famiglia, la Bormioli Rocco, occupandosi soprattutto del reparto plastiche, poi si è occupato di macchine per stampa serigrafica alla Cerve, dove è rimasto fino al pensionamento.

Ora può dedicarsi al suo hobby preferito, la passione per il volo da pilota, anche da dirigente sportivo. Fra i suoi hobby ci sono lo sci e le immersioni, ma soprattutto gli piace volare.

Da dove nasce la sua passione per il volo?

«Guidare un aereo è un’esperienza affascinante, è una passione di famiglia, ed è anche la mia da 45 anni. Non posso che ringraziare chi mi ha preceduto alla guida del “Bolla” per l’eccellente lavoro svolto. Il nostro aeroclub è un’organizzazione di piccole dimensioni, ma vivace, in continua crescita. Oggi abbiamo 75 soci di cui una parte non sono legati direttamente ad esperienze di volo, ma praticano hobby quali aeromodellismo e frequentano l’ambiente. La cosa confortante è che anche l’anno scorso sette giovani hanno acquisito il brevetto di primo livello Ppl nella nostra scuola di volo, e altrettanti sono iscritti quest’anno. Fra loro alcuni inizieranno la strada per diventare piloti professionisti. I conti sono in ordine. La mia sarà quindi un’opera di consolidamento dei risultati raggiunti».

Quali sono gli eventi più importanti della vostra attività sociale?

«Per quanto riguarda il passato, bisogna ricordare lo straordinario spettacolo delle Frecce tricolori sul cielo di Parma. Organizziamo inoltre eventi di regolarità come il Rally delle Terre Verdiane, ma soprattutto puntiamo sui nostri incontri con la città».

Quando si terrà il prossimo appuntamento?

«A breve ed è proprio su questo che sto incentrando il primo mese di lavoro come presidente. L’appuntamento è alla sede dell’aeroclub sabato 17 maggio per l’intera giornata. Al mattino ci sarà la benedizione degli aeromobili presieduta dal nostro vescovo. Alla cerimonia abbiamo invitato istituzioni civili e militari, i rappresentanti di Comune e Sogeap. E soprattutto apriamo le nostre porte alla città. Sarà una bella giornata per vivere nuove esperienze. Chi è interessato può anche provare l’emozione del volo, prenotando un volo introduttivo con la guida dei nostri istruttori. E ovviamente sarà aperto il ristorante, l’“aerotrattoria”, gestito dalla famiglia Ronzoni, sempre aperto a tutti».

Come sono i vostri rapporti con l'aeroporto Verdi?

«Eccellenti. La vicinanza con l’aeroporto ci offre tante opportunità in materia di strutture e accesso ai servizi. Certo, avere come vicino di casa uno scalo classificato internazionale ci pone anche obblighi e limitazioni in termini di attività e accessibilità. Ma i vantaggi sono di gran lunga superiori: usiamo la pista dell’aeroporto, la torre di controllo e possiamo contare sulla presenza di Polizia, Vigili del Fuoco e Dogana».

Quanti sono gli aerei dell'aeroclub Bolla?

«Abbiamo due aerei di proprietà del circolo dedicati alla scuola di volo e al turismo, ai quali se ne aggiungono altri tre in gestione all’aeroclub, fra i quali un Cap 10 abilitato al volo acrobatico (utile anche per la scuola) e un aeroplano da crociera Tb 20».

Come pensa di improntare la sua gestione del «Bolla»?

«Il primo obiettivo sarà quello di consolidare i risultati raggiunti. Intendo quindi mantenere ed ampliare i livelli e l’offerta della scuola per i brevetti, diffondere la cultura aeronautica e mantenere alti i livelli di sicurezza. Quanto alle novità, insieme al Consiglio, stiamo pensando di promuovere iniziative con il mondo della scuola, perché è da lì che si costruisce il futuro. Penso ad incontri in classe e a visite guidate all’aeroclub. Per incentivare l’avvicinamento al volo, applichiamo quote ridotte ai nuovi soci. In sostanza prenderemo le iniziative possibili per aprire la nostra struttura alla città.

Quando si pensa al volo, viene spontaneo pensare alla sicurezza.

«Lo posso capire, ma devo dire che in tanti anni di volo non ho ricordi di gravi incidenti negli aeroclub. Certo, i rischi non si possono escludere, come in qualunque attività umana».

Antonio Bertoncini