Dal 13 giugno
Da Ascanio Celestini agli Oblivion: scopri in anteprima il cartellone dell'Arena Shakespeare
Dalla «A» di Ascanio alla «O» degli Oblivion: sei spettacoli in sette serate (gli Oblivion hanno doppia data) per la nona stagione dell'Arena Shakespeare di Teatro Due, dal 13 giugno. In mezzo: Gene Gnocchi, Gardi Hutter, Carolyn Carlson, Laura Marinoni con Alessandro Nidi.
La rassegna, punto di riferimento nelle estati del pubblico anche per la “stabilità” della struttura, rappresenta una cerniera, un ponte: traghetta da una stagione invernale alla successiva. Il cartellone è impastato con il consueto amalgama di stili e linguaggi, tra parole, danza e musica, in cui si riconoscono le “nuances” della poesia che non vengono meno neppure nella libertà di raccontare con sarcasmo.
Gli spettacoli
«Radio Clandestina. Roma, le fosse ardeatine, la memoria», nato più di vent'anni fa, è un modello esemplare di teatro civile, cifra distintiva di Ascanio Celestini (13 giugno). Gene Gnocchi porta il suo ultimo spettacolo, «Una crepa nel crepuscolo» che ha debuttato recentemente e con successo al Magnani di Fidenza. In scena con Diego Cassani alla chitarra, offre un monologo che non fa sconti, con la sua satira surreale.
«Duecento anni fa sarei stata bruciata, cent’anni fa sarei finita in un reparto psichiatrico e cinquant’anni fa diventando madre avrei dovuto abbandonare l’arte»: sono parole della commediante-clown Gardi Hutter che porta la sua «Giovanna d'ArpPo» del 1981, in tournée da ben 40 anni, vista in 35 Paesi di tutto il mondo (27 giugno).
Non ha bisogno di presentazioni Carolyn Carlson, stella della coreografia: con i danzatori della sua Compagnia presenta «Islands», una suite di quattro brevi coreografie, assoli e passi a due ispirati dagli elementi della natura e dai comportamenti umani. Tra i brani, la “prima nazionale” «Over the summit» (4 luglio).
Laura Marinoni dà voce e corpo ai versi e alle melodie di Fabrizio De André in «L’amore scoppiò dappertutto» (7 luglio), un recital con la regia di Emilio Russo dedicato al cantautore genovese. La selezione di brani, arrangiati dal musicista parmigiano Alessandro Nidi che li esegue in scena con quattro musicisti, restituisce al pubblico le parole e i pensieri di De André, mai così attuali. Infine il trionfo della parodia con cinque voci e una chitarra: i pezzi più divertenti dal gruppo comico bolognese Oblivion selezionati in «Oblivion Collection»(15 e 16 luglio).
«Lente di ingrandimento»
«Quest'anno abbiamo pensato di utilizzare lo spazio dell'Arena come lente di ingrandimento di preziosità - dice Paola Donati, direttrice di Teatro Due, unendo i puntini che formano il cartellone - Penso a Gardi Hutter, clown donna, teatrante, artigiana meravigliosa, che porterà questo suo gioco teatrale stupendo, sola a riempire di poesia lo spazio. Lo stesso accadrà con Laura Marinoni e l'ensemble di Alessandro Nidi con uno spettacolo che mi ha conquistata fin dal titolo. “L'amore scoppiò dappertutto”, parole che De André pronunciò poco prima di morire e che mi sembrano di buon auspicio in questi tempi».
E poi i ritorni di artisti legati a Parma come Gene Gnocchi (anche per Dna), Ascanio Celestini, i bolognesi Oblivion: «Sono tutti, con modalità diverse, un po' anarchici, nel senso della libertà di espressione» dice Donati. Infine Carolyn Carson, già Leone d'oro alla Biennale di Venezia 2006: «È una delle grandi signore della danza, instancabile nella sua ricerca poetica sull'umano».
Le attività di Teatro Due hanno il sostegno istituzionale del Ministero della Cultura, del Comune di Parma, della Regione Emilia-Romagna, di Fondazione Monteparma, di Fondazione Cariparma e di Reggio Parma Festival.
Info e biglietti: biglietteria@teatrodue.org, tel: 0521.230242.
Mara Pedrabissi