Ucciso nel '79
Freddato dai rapinatori durante un controllo: l'uccisione dell'appuntato Milani raccontata dalla Gazzetta
Ha sacrificato la sua vita per difendere la legalità e le istituzioni, come raccontò in quei giorni la Gazzetta. L'appuntato Luciano Milani, a cui ieri è stata intitolata la stazione dei carabinieri di Parma Centro, in via Garibaldi, è morto a Bardi il 19 novembre 1979. Aveva trentanove anni. Quel giorno d'autunno, poco prima delle 12, due individui armati e a volto scoperto avevano rapinato la filiale bardigiana della Banca popolare di Modena. «Siamo delle Brigate rosse - si erano spavaldamente qualificati - e questa rapina serve per finanziare i compagni detenuti». Dopo aver arraffato più di venti milioni di vecchie lire, i malviventi fuggirono a bordo di una Mini Minor di colore chiaro. Ma, alle loro costole, c'erano già i carabinieri che ritrovarono il mezzo usato per il raid a poca distanza dal centro del paese. Alla caccia all'uomo in tutto il territorio della Valceno presero parte tutti i militari dell'allora Tenenza di Borgotaro. Fra i carabinieri intervenuti c'era anche l'appuntato Milani che si recò sul posto con la propria auto e continuò le ricerche insieme a un collega.
La pattuglia si concentrò sulle abitazioni più isolate e, in tarda serata, i due militari, in una trattoria in località Ponte Raffi, notarono due sconosciuti e si avvicinarono per identificarli. Ma quelli, estratte le armi, spararono a bruciapelo a Milani, che morì all'istante. Per guadagnarsi la fuga, esplosero altri colpi all'indirizzo dell'altro carabiniere non riuscendo fortunatamente a colpirlo.
La tragica morte dell'appuntato spronò i suoi colleghi a intensificare, se possibile, ancora di più le ricerche e il giorno dopo, il 20 novembre, alle 6, vicino al Ceno, venne bloccato uno dei due malviventi, un ventunenne pluripregiudicato di Bologna, mentre alle 20,30 del giorno stesso, tra le frazioni bardigiane di Boccolo dei Tassi e Groppallo, i carabinieri catturarono l'altro rapinatore, 22enne, anch'egli volto già noto alla giustizia e bolognese come il complice. Le ulteriori indagini consentirono anche il rinvenimento di due pistole, una dell'appuntato Milani, sottratta dai banditi dopo che il militare era stato ucciso, e un'altra risultata poi rubata nel Bolognese alcuni giorni prima. Fu recuperata anche la quasi totalità dell'importo rapinato nella banca.
L'appuntato Milani era nato a Bologna il 6 giugno 1940. Si era arruolato nei carabinieri nel 1960 e dopo aver prestato servizio in Sardegna e in altre stazioni dell'Emilia-Romagna, era arrivato a Bardi nel 1976. La stazione di Parma Centro, che da ieri porta il suo nome, aperta in via Garibaldi nel 2017, è una delle quattro che si trovano nel territorio cittadino. Un punto di riferimento per gli abitanti, specie quelli che vivono nel centro di Parma, che, come è stato ribadito anche ieri nel corso della cerimonia, ha saputo guadagnarsi la loro fiducia moltiplicando l'azione preventiva e repressiva sul territorio.
M.Cep.