Fidenza

Arrestato l'accoltellatore: l'accusa è tentato omicidio

E’ in stato di arresto con l’accusa di tentato omicidio il pizzaiolo 26enne, di origine egiziana, che al culmine di una lite ha accoltellato un collega trentenne che oltre a dividere con lui l’appartamento in una palazzina di via Arnaldo da Brescia lavora anche come cameriere nello stesso ristorante della città.

Intanto il 30enne ferito gravemente dal fendente al torace è in condizioni stabili e si trova ricoverato con prognosi riservata all’ospedale Maggiore di Parma.

I carabinieri stanno ancora cercando di ricostruire la brutale aggressione, che solo per miracolo non è finita con un drammatico epilogo.

Il 30enne infatti, ferito e sanguinante, dopo che il coinquilino gli ha inferto la coltellata nella zona del torace, è riuscito a uscire dall’appartamento e a raggiungere la vicina sede della Caritas per chiedere aiuto. Per fortuna la sede era aperta, in quanto sono in corso lavori e questo frangente gli ha salvato la vita. Infatti a quell’ora i pochi locali della zona, erano ancora tutti chiusi.

Il direttore della Caritas, Stefano Baschieri, che si trovava nell’ufficio, ha udito le grida di aiuto del giovane ed è corso fuori per prestargli soccorso. Ai suoi occhi si è presentata una scena drammatica: si è trovato di fronte un uomo ferito e sanguinante, che poi è caduto a terra in una pozza di sangue. Baschieri non ha perso tempo e ha allertato immediatamente i mezzi di soccorso. L’ambulanza e l’automedica sono arrivate subito sul posto e ai soccorritori le condizioni del ferito sono apparse subito serie. Dopo avere prestato le prime cure al giovane, i sanitari ne hanno disposto il trasferimento all’ospedale Maggiore di Parma.

I carabinieri, subito arrivati nella palazzina di via Arnaldo da Brescia, hanno trovato l’aggressore ancora in casa, che non ha tentato di fuggire e non ha opposto resistenza. Lo hanno trasferito in caserma, dove è stato trattenuto e interrogato. Nel frattempo hanno avviato le indagini necessarie per ricostruire la vicenda e capire il movente che ha portato al folle gesto.

In città, anche ieri, ovviamente non si parlava d’altro: della lite tra i due coinquilini finita in una feroce aggressione. Non si conoscono al momento i motivi che hanno scatenato la brutale aggressione, anche perché sembra che i due non avessero mai avuto screzi, almeno sul posto di lavoro. Forse la convivenza, i caratteri diversi, altre culture, hanno acceso una discussione finita malamente.

Sulla vicenda è intervenuto anche Daniele Aiello, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. «Un altro fatto gravissimo è accaduto, seppur diverso per circostanze dai precedenti. Un fatto che non può che destare ulteriori timori e preoccupazioni fra i nostri cittadini e che deve farci riflettere sui “problemi di integrazione evidentissimi” che ha anche la nostra città», ha dichiarato in un comunicato.

r.c.