Noceto

Rino Rossi, l'ingegnere che ha lasciato un segno

Pietro Furlotti

Noceto Noceto piange l’ingegner Rino Rossi, andatosene a 101 anni dopo una vita intensa, ricca di soddisfazioni. Un’esistenza profondamente legata alla sua professione attraverso la quale ha lasciato a Noceto, suo amato paese natale, un segno forte, tangibile, facile da riscontrare negli edifici che ha progettato.

Il fatto che le sue creazioni siano facilmente riconoscibili è il valore aggiunto di un ingegnere amante della filosofia del «bello», appresa ai corsi di Architettura del professor Giovanni Michelucci e di Scienza delle costruzioni del professor Odone Belluzzi, entrambi emeriti e celebri docenti alla facoltà di Ingegneria di Bologna negli anni in cui Rossi frequentò.

Tra gli edifici più celebri, il poliambulatorio, attuale Casa della salute, dalle linee nette e orizzontali ispirato all’urbanista Marcello Piacentini, l’asilo parrocchiale, la Tagliavini Forni e alcune ville in cui il compromesso tra vetrate, legno, ferro e calore domestico impressiona ancora oggi.

Fu suo il primo «tentativo» di tangenziale che l’amministrazione del 1961 chiama «circonvallazione»: un tratto che sarebbe dovuto partire da Ponte Recchio, passare per via Centolance e sbucare all’altezza delle Curve di Sant’Antonio.

Tra le sue passioni anche l’agricoltura, un’arte appresa dal padre Emilio e dal nonno paterno Giuseppe. Si sposò nel 1956 con Elvira Cantù, donna di rara eleganza scomparsa nel 2023, dalla quale ebbe i figli Giovanni e Giuseppe.

Il carattere all’apparenza ruvido nascondeva un animo nobile; innumerevoli le occasioni in cui ha prestato la propria professionalità a contesti legati al sociale, agli ammalati, ai bambini.

Giampietro Montanini, memoria storica di Noceto, lo ricorda con queste parole: «Non posso che elogiare una persona alla quale ero molto legato, sempre presente nel momento del bisogno; un uomo contemporaneo e attento alle novità, al valore delle cose. Una persona che ha fatto del bene ma in silenzio».

Lascia i figli Giovanni e Giuseppe, il nipote Emilio, i pronipoti Giulia e Vittorio.

Pietro Furlotti