FIDENZA
Paciolo, raid nei corridoi mentre fuori si festeggia: danni e rabbia
Fine anno scolastico amaro all’istituto Paciolo-D’Annunzio, nella sede di via Manzoni, dove, ieri mattina alcuni studenti - mentre erano in corso i festeggiamenti per la fine dell'anno scolastico - alcuni studenti (3 o 4, pare anche di altre scuole fidentine) hanno danneggiato il seminterrato dell'istituto. Banchi e armadietti capovolti, vasi con piante lanciati sul pavimento, estintori presi e gettati in terra, vetri degli idranti spaccati. Insomma, i locali dell’istituto, alla fine di questi gesti di inciviltà e mancanza di rispetto verso la scuola, si presentavano completamente sottosopra. Scene che hanno suscitato rabbia e indignazione.
«Non ci sono parole per descrivere la devastazione che questa mattina è stata portata a termine». Così l’assessore comunale alle Politiche giovanili, Marco Tedeschi, ha commentato le immagini di devastazione dell’istituto. «Credo non si possa far passare sotto silenzio un comportamento talmente contrario a qualunque logica e forma di civiltà», ha aggiunto. «Mi auguro che lo sdegno che provocano queste scene spinga la dirigenza della scuola a individuare con ogni mezzo i responsabili e addebitare loro i costi dei ripristini. Mi auguro infine che quanto accaduto sia motivo di profonda riflessione anche per chi, pur non partecipando attivamente, ha inevitabilmente visto cosa stesse avvenendo: in casi come questo il silenzio è una forma di consenso».
«Fidenza paga un conto salatissimo ogni anno – ha aggiunto l’assessore all’Istruzione, Elisa Illica Magrini - per danni e danneggiamenti vari che alcuni ragazzi arrecano non soltanto alle scuole, ma anche ai parchi, e più in generale ai beni comuni. Sono soldi che la collettività deve spendere ogni anno per ripristinare servizi importanti per tutti noi. Si tratta di una spirale estremamente deludente rispetto alla quale occorre invertire la tendenza».
Anche il consigliere di Fratelli d’ Italia, Daniele Aiello, è intervenuto: «Un gesto da condannare senza se e senza ma - ha detto -. Se questi ragazzi si sentono liberi di devastare banchi e armadi della scuola che frequentano, magari per festeggiare il giorno di chiusura dell’anno scolastico, non oso immaginare cosa potrebbero fare altrove, lontani dagli occhi dei loro insegnanti.
Se in via Manzoni, ad agire, sarebbero stati solo un numero esiguo di studenti, purtroppo altri gruppi di ragazzi, in centro, hanno preso a calci piante e fiori, capovolto cestini dei rifiuti, sparso rifiuti per le strade, mentre urlavano frasi insensate.
r.c.