CINEMA

In Appennino rinasce la magia del grande schermo

Monica Rossi

Rinasce la magia del grande schermo sotto le stelle, nei borghi dell’Appennino parmense. L’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno ha infatti presentato alla Fondazione Cariparma un progetto che ambisce a riportare il cinema nei centri dell’Alta Valtaro, dove da tempo le storiche sale cinematografiche hanno chiuso causa costi di gestione elevati, con il Covid a dare la mazzata finale alla resilienza della famiglia Tonelli che per decenni ha gestito le sale.

L’iniziativa si chiama «C’è ancora Cinema in Valtaro!» ed è pensata per restituire alla popolazione – e in particolare ai giovani – il piacere della visione collettiva sul grande schermo, in contesti di prossimità e alta qualità. L’idea nasce dalla consapevolezza, maturata dopo la chiusura (tra il 2021 e il 2023) dei cinema Farnese (nel box in pagina, le ultime notizie sulla storica sala) e Cristallo di Borgotaro, del ruolo culturale e sociale che queste sale hanno avuto nella vita della comunità. Il progetto si concretizzerà nella realizzazione di quattro serate all’aperto ad Albareto, Bedonia, Borgotaro e Compiano, dove verranno proiettati titoli di successo della stagione in corso, con l’intento di ricreare quel clima di partecipazione che ha caratterizzato per decenni il «cinema di paese». Ecco le date: l’8 luglio, Borgotaro inaugura la rassegna con «A Complete Unknown», la storia Bob Dylan (al secolo Robert Zimmerman); il 15 luglio, invece tocca ad Albareto con «Mufasa», live-action anziché cartone animato, prequel del celebre «Re Leone» della Disney; il 22 luglio sarà la volta di Bedonia con una fra le pellicole più toccanti del 2024, vale a dire «Il ragazzo dai pantaloni rosa», tratto dalla storia vera di un 15enne romano che si tolse la vita a seguito di bullismo e cyberbullismo; mentre il 29 luglio Compiano chiuderà con «Un mondo a parte», storia di un maestro elementare che viene assegnato a un piccolo paese di montagna e riscopre il senso profondo dell’educazione e della comunità.

«C’è ancora Cinema» è inoltre un tentativo di rilanciare una cultura cinematografica diffusa, attraverso un incontro pubblico dedicato al cinema locale e universale, in collaborazione con l’associazione Emmanueli, giovani professionisti del settore e realtà culturali del territorio. «Il nostro obiettivo – sottolinea il presidente dell’Unione Francesco Mariani – non è solo offrire intrattenimento, ma riaccendere una passione collettiva, dare spazio al dialogo culturale e stimolare nuovi percorsi che possano portare, in futuro, al ritorno stabile del cinema nella nostra montagna». Il progetto, informa infine l’Unione dei Comuni, è stato concepito per essere inclusivo e accessibile a tutte le fasce d’età, con un’attenzione particolare al suo potenziale turistico e attrattivo per visitatori e residenti.

Monica Rossi