Motori

Almondo: «Brembo, mezzo secolo al vertice»

C’è un pezzo d’Italia leader mondiale nel mondo dell’automotive e si chiama Brembo. Una società che celebra i 50 anni di presenza in F1 con un filo che la lega a Parma tramite il suo Coo Performance Division Mario Almondo. È proprio il tecnico parmigiano l’anello di congiunzione fra un territorio che ha saputo creare eccellenze come Dallara Automobili, ad esempio, e il mondo dove tecnologia, ricerca e innovazione sono alla base del successo. E in questo il ruolo di Mario Almondo è basilare: «Bisogna sempre essere connessi col mondo esterno - ci dice - osservare e capire le tendenze, innovare tenendo d’occhio lo sviluppo sostenibile ma anche il ritorno economico di una azienda. Non fossilizzarsi su un solo aspetto, avere una cultura a 360 gradi». E infatti Almondo opera in tutti i campi: dalle due ruote, alle monoposto, agli sviluppi della mobilità elettrica.

Presente in Formula 1 dal 1975 e con oltre 500 Gran Premi vinti, il gruppo Brembo ha realizzato nuove soluzioni personalizzate per ciascuna scuderia e fornirà tutti i team con pinze del gruppo e la maggior parte delle monoposto con materiale idraulico (pompe e unità by-wire) e componenti di attrito (dischi e pastiglie in carbonio). E nel 1975, anno del debutto, ci fu il ritorno al titolo mondiale della Ferrari con Niki Lauda. Come dire buona la prima: «Non è possibile confrontare la F1 di ieri con quella di oggi. Sono due mondi completamente diversi - prosegue Almondo - oggi ci sono tantissimi dettagli tecnici in più, complicazioni che all’epoca erano impensabili. Basti pensare allo sviluppo di pinze e dischi, ma anche al sistema di rigenerazione elettrica durante la frenata, e tantissime altre cose. Essere leader indiscussi è frutto di un enorme lavoro di gruppo grazie a una azienda che offre svariate possibilità di ricerca e sviluppo».

Quest’anno, Brembo celebra il suo 50° anniversario nel mondo delle corse, un traguardo che testimonia mezzo secolo di innovazioni, passione e successi. Cinquant’anni di ricerca e sviluppo che hanno portato Brembo a essere un partner imprescindibile per le scuderie di Formula 1, contribuendo a numerose conquiste e record. Questo traguardo rappresenta non solo un momento di riflessione sui successi e le sfide passate, ma soprattutto un impegno continuo verso il futuro delle competizioni motoristiche, cercando di proporre sempre soluzioni tecniche performanti anche per le nuove tecnologie che il mondo delle corse sta introducendo sulle applicazioni stradali degli anni futuri. «Basti pensare alla sfida della mobilità elettrica - dice ancora Almondo - a cosa succederà nei prossimi anni con i vari problemi mondiali, dai dazi, alle situazioni politiche, alle tendenze della mobilità in rapido cambiamento».

A Le Mans, in questo weekend, Brembo ha fornito tutte e 62 le vetture presenti in pista, dalle Hypercar alle LMGT3 in collaborazione con Ohlins, azienda recentemente entrata nel gruppo. Per la 93ª edizione dell’iconica gara francese, il Gruppo Brembo ha fornito almeno un componente (dischi, pinze, pastiglie, pompe freno, BBW, frizioni, pedal box e sospensioni) a tutte le 62 auto sulla griglia di partenza. Fra il Gp del Canada e la 24 ore di Le Mans, ma anche la Superbike a Misano, per Mario Almondo un weekend in cui una giornata di lavoro di 24 ore è troppo breve: «È però il succo di questo lavoro, la sfida continua, la ricerca, i vari aspetti da seguire contemporaneamente. Senza sfida non c’è innovazione e io amo le sfide». Resta un punto forte: 50 anni fa l’arrivo in F1 e il mondiale con la Ferrari. 50 anni dopo? «Beh, domanda scontata: chi non avrebbe voluto celebrare mezzo secolo con la squadra più amata nel mondo?». P.C.