SENTENZA
Provincia, risarcimento da 7,4 milioni
La Provincia di Parma ha diritto ad essere risarcita per 7,4 milioni di euro da Banca Monte dei Paschi di Siena.
A stabilirlo è una sentenza in primo grado del Tribunale di Parma, consolidata pochi giorni fa dal rigetto di un’istanza di sospensiva, avanzata dalla banca, da parte della Corte di Appello di Bologna.
La vicenda
Nel 2023 l’ente di Palazzo Giordani aveva intentato una causa civile contro Mps (Monte dei Paschi di Siena). Oggetto del contendere due operazioni, stipulate il 26 aprile 2007, su strumenti finanziari derivati su tassi di interesse di durata decennale. In sostanza le operazioni avrebbero dovuto comportare il passaggio di diversi mutui (importo complessivo di circa 35 milioni di euro) da tasso variabile a tasso fisso.
Nascosti i rischi
Un’operazione che era risultata poi molto onerosa per l’ente, non tanto visto il drastico calo dei tassi variabili negli anni successivi, bensì in ragione di una strutturazione dei contratti che non aveva fatto emergere la loro reale rischiosità.
Tribunale di Parma
La sentenza del Tribunale di Parma ha riconosciuto, di fatto, la mancanza di alcuni elementi informativi ritenuti fondamentali all’interno dei due contratti.
In particolare - nell’ambito della causa intentata con il supporto dello studio Axiis in persona degli avvocati Luca Zamagni, Giovanni Cedrini e Matteo Acciari - è stata evidenziata un’asimmetria informativa dovuta al fatto che la banca non aveva informato la Provincia sul valore inizialmente già negativo dei due contratti e sulle forti probabilità di esborsi che già li caratterizzavano in partenza.
La sentenza
La sentenza di primo grado del Tribunale di Parma (giudice Giacomo Cicciò) ha pertanto condannato la banca a pagare 7,4 milioni di euro dei quali 6,9 come quota capitale, 500mila euro di interessi e circa 50mila euro di spese.
Sospensiva rigettata
Mps ha quindi presentato istanza di sospensiva alla Corte di Appello di Bologna, istanza poi rigettata.
Ora resta da capire se Mps vorrà ricorrere in appello contro la sentenza.
Il commento
«Tribunale e Corte d’Appello – commenta Alessandro Fadda, presidente della Provincia – hanno sin qui riconosciuto, con le loro pronunce, il diritto della Provincia ad essere risarcita. Un aspetto molto importante vista la costante contrazione delle risorse economiche a disposizione degli enti locali».
«Fermi gli obblighi di accantonamento - prosegue quindi lo stesso Fadda - poter disporre a bilancio di diversi milioni di euro ci consentirà di mettere in atto un’importante programmazione per rispondere a tante esigenze del territorio».
r.c.