Sopralluogo

Il Ponte Verdi non chiuderà

Paolo Panni

Roccabianca Non ci saranno chiusure per il ponte sul Po «Giuseppe Verdi» che collega Emilia e Lombardia, Parmense e Cremonese nel tratto compreso tra i comuni di Polesine Zibello, Roccabianca e San Daniele Po.

Questa la novità principale emersa nel corso del sopralluogo che la Provincia di Parma, insieme a quella di Cremona, agli amministratori del territorio (erano presenti i sindaci Alessandro Gattara di Roccabianca e Simone Cadenazzi di San Daniele Po), al Consorzio idraulico del Tombone, ai tecnici delle due Province e alle ditte che stanno lavorano, ha condotto ieri sull’importante viadotto. I lavori, sostenuti grazie ad un finanziamento statale di 20 milioni di euro, procedono ormai da mesi.

«Ad oggi – ha detto il presidente della Provincia Alessandro Fadda – è stato completato il 25 per cento circa degli interventi. Il cantiere prosegue senza intoppi e, soprattutto, senza la necessità di prevedere chiusure totali al traffico». Aspetto, questo, di assoluto rilievo perché, come ribadito da Fadda «il ponte è di vitale importanza per entrambi i territori». «Siamo molto contenti di aver scongiurato la chiusura al traffico – ha quindi aggiunto il vicepresidente della Provincia con delega alla viabilità Daniele Friggeri – grazie ad una attenta cantierizzazione e programmazione delle fasi di lavorazione. Ringrazio tutti gli operatori che si sono resi disponibili per questa problematica e per risolvere il tema della continuità del traffico e tutti i lavoratori che proseguono questo grande cantiere anche in queste giornate così calde. Le tempistiche che abbiamo promesso alle comunità locali – ha aggiunto – dovranno essere rispettate e nelle prossime settimane si inizierà a lavorare anche in alveo con le attività dei sommozzatori e di squadre specializzate e così facendo riusciremo, speriamo, a garantire il corretto svolgimento di un cantiere strategico e straordinario per le due regioni». Da parte del sindaco di Roccabianca Alessandro Gattara è giunta «piena soddisfazione per come stanno andando avanti i lavori e per come la Provincia ci tiene aggiornati sul loro avanzamento» ribadendo che, come si è sempre fatto, questi sopralluoghi al cantiere sono voluti proprio per tenere aggiornata la cittadinanza delle due sponde sullo stato dei lavori stessi. Da pochi gironi si sono concluse le opere lungo la corsia di valle (direzione Cremona) nel primo tratto di impalcato (quello regolato dal senso unico alternato) ed hanno riguardato l’integrazione della soletta in cemento armato, il rifacimento dei cordoli e l’installazione delle nuove barriere e dei parapetti laterali, la sostituzione dei giunti e la posa della nuova pavimentazione. Da pochi giorni la corsia di valle appena sistemata è stata quindi riaperta ed il cantiere è stato spostato sulla corsia di monte (direzione Parma) e sono già in corso le demolizioni delle barriere e dei parapetti laterali dove saranno effettuati gli stessi interventi già eseguiti nell’altra corsia. Prossimamente, per il ripristino delle pile in alveo, sarà necessario l’intervento di personale specializzato in lavorazioni subacquee. L’importo delle opere è di quasi 15 milioni di euro, con un finanziamento complessivo di 20milioni da parte del Ministero delle Infrastrutture nell’ambito del programma di ripristino dei ponti sul Grande fiume. Ad eseguire i lavori, che interessano 35 campate, è un consorzio di imprese formato da Steelconcrete Consorzio Stabile di Verona, Locapal Srl di Venezia e Nautilis di Venezia.

Paolo Panni