Prestigiosa laurea
Le due anime di Maria Chiara Grondelli: medico e bio-ingegnere
Negli scorsi giorni si è svolta la cerimonia di proclamazione dei primi 37 laureati in Medtec School, il corso di Laurea internazionale in Medicina e Chirurgia e in Ingegneria Biomedica di Humanitas University e Politecnico di Milano, che integra e potenzia le competenze del medico con quelle tipiche dell’ingegnere. Si tratta del primo corso di studi di questo genere nato in Italia e in Europa.
E fra i 37 proclamati dottori della settimana compare anche una brillante studentessa tutta parmigiana, Maria Chiara Grondelli, formatasi presso il nostro Liceo Classico “G.D. Romagnosi” con potenziamento scientifico-tecnologico, l’attuale percorso denominato “Galileo”, che ha concluso il suo ciclo di studi non solo nei tempi previsti, ma con una valutazione di tutto rispetto: 110 su 110 in Medicina e Chirurgia e 102 su 110 in Ingegneria Biomedica.
I neolaureati e neolaureate che nella settimana appena trascorsa hanno recitato il giuramento di Ippocrate sono così i primi medici europei con un doppio titolo: una Laurea Magistrale a ciclo unico di Medicina e Chirurgia rilasciata da Humanitas University, e una Laurea in Ingegneria Biomedica rilasciata dal Politecnico di Milano, tutta svolta in lingua inglese.
Nato nel 2019 come percorso innovativo, Medtec School – coordinato da Maria Laura Costantino, docente di Ingegneria Biomedica del Politecnico di Milano e da Maurizio Cecconi, docente di Anestesiologia e Terapia Intensiva di Humanitas University ha avuto l’obiettivo di formare i medici con competenze integrate capaci di migliorare l’efficienza e la qualità delle cure attraverso soluzioni innovative, dalla meccatronica all’intelligenza artificiale. Professionisti capaci di guidare l’evoluzione tecnologica preservando lo sguardo umano e la relazione con il paziente, che è alla base di ogni percorso terapeutico.
«Sono stati gli anni più belli della mia vita e sono immensamente grata di averli vissuti pienamente. Sono consapevole di essere una persona fortunata, ma ho cercato di impegnarmi al massimo e desidero profondamente restituire tutto ciò che ho ricevuto nella cura delle persone affette da patologie neoplastiche complesse, attraverso sia un approccio clinico che di ricerca».
Le parole pronunciate dalla neo Medico-Ingegnere parmigiana che ha passato i propri periodi estivi negli ultimi sei anni, non in vacanza, ma a porre in pratica le nozioni acquisite nel corso di laurea presso prestigiosi istituti di cura e ricerca tra i quali: Memorial Sloan Kettering Cancer Center e Weill Cornell Medicine di New York, Faculdade de Medicina de São José do Rio Preto in Brasile, Unità di Fisiologia Umana presso l’ospedale Universitario di Lund in Svezia e presso il reparto di Onco-ematologia dell’ente ospedaliero Cantonale di Bellinzona in Svizzera.
La sua tesi, dal titolo “On Artificial Intelligence-Based Digital Pathology: An Integrated Framework for Diagnosis, Genomic Prediction, and Prognostication in Myeloid Neoplasms”, rappresenta uno «studio in cui ho esplorato il potenziale della patologia digitale basata sull’intelligenza artificiale per migliorare la medicina personalizzata e superare i limiti della valutazione manuale soggettiva nelle neoplasie mieloidi (MNs), con l’obiettivo di sviluppare e confrontare strumenti di intelligenza artificiale per l’estrazione di caratteristiche da immagini digitali a tutta sezione di midollo osseo (Whole Slide Images, WSIs).
Questa tesi è l’esemplificazione di quel connubio tra medicina e Ingegneria su cui si baserà lo sviluppo delle cure del futuro dove l’intelligenza artificiale «svolgerà una funzione di integrazione clinica, non certamente di sostituire i lavoro dei medici, ma piuttosto di integrare questi strumenti nel pratica clinica quotidiana quale supporto alle decisioni diagnostico-terapeutiche», come confermato dalla neo dottoressa Maria Chara alla conclusione della presentazione della sua tesi.