NEONATI SEPOLTI
Chiara Petrolini, la Corte ha nominato i periti: c'è anche la psichiatra che dichiarò Fabrizio Corona totalmente capace
Traversetolo Chi è la ragazza che ha partorito da sola i suoi due figli e subito dopo li ha sepolti? Chi è la ragazza che, da brava baby sitter, accudiva i bambini degli altri e si è sbarazzata dei suoi? Chi è Chiara Petrolini? E perché è arrivata a tanto? Domande a cui cercheranno di rispondere i periti scelti dalla Corte d'assise, presieduta da Alessandro Conti, che ha nominato Marina Carla Verga, psichiatra milanese, e Laura Ghiringhelli, collega di Legnano e responsabile del Servizio Diagnosi e cura dell'ospedale lombardo. L'incarico sarà ufficialmente affidato il 15 settembre, durante la seconda udienza del processo, giorno in cui comincerà anche l'istruttoria dibattimentale con l'audizione di Domenico Giuseppe Sacchetti, comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri. Almeno 60 giorni dovrebbero essere concessi alle due esperte per valutare la capacità di intendere e volere di Chiara Petrolini, ma anche quella di stare a processo, oltre alla sua eventuale pericolosità sociale.
Due specialiste in psichiatria forense e criminologia che hanno già svolto perizie e consulente tecniche per vari tribunali e procure, oltre che per parti private. In particolare, solo per ricordare qualche caso noto, Verga è il perito che ha valutato Fabrizio Corona, ritenuto totalmente capace quando, nel 2021, si scagliò contro un poliziotto e danneggiò un'ambulanza mentre veniva riportato in carcere, dopo che gli erano stati revocati i domiciliari. Con la collega Erica Francesca Poli, Verga ha svolto anche la perizia su Alexander Boettcher e Martina Levato, la «coppia dell'acido» che aveva sfregiato alcuni ex della ragazza, ritenendo entrambi del tutto capaci di intendere e volere. Ma Verga e Ghiringhelli hanno già lavorato insieme anche recentemente: è a loro firma la perizia su Marcello Trifone, marito della «mantide di Parabiago», accusato in concorso con la moglie e altre sei persone, di aver ordito l'omicidio del nuovo compagno della donna nell'agosto dello scorso anno. Anche in questo caso si arrivò ad escludere ogni vizio di mente.
Vicende totalmente differenti dal «mistero» Chiara Petrolini, accusata di duplice omicidio premeditato e aggravato dal rapporto di discendenza per aver fatto morire sia il primo bambino, nato il 12 maggio 2023, che il secondo, partorito il 7 agosto 2024, non avendo chiuso i vasi sanguigni dopo il taglio del cordone ombelicale. I due neonati poi sotterrati nel giardino di casa, a poca distanza uno dall'altro: da qui anche le imputazioni di soppressione di entrambi i cadaveri.
E per Chiara, al momento, anche due valutazioni contrastanti: una 21enne affetta da un possibile disturbo della personalità, ma assolutamente capace di intendere e volere, per i consulenti della procura, Mario Amore e Domenico Berardi. Una ragazza che avrebbe invece sviluppato una «negazione di gravidanza», per i consulenti della difesa Giuseppe Cupello, Alessandra Bramante e Pietro Pietrini, prova del suo totale vizio di mente al momento dei fatti, tuttavia non socialmente pericolosa. L'avvocata di parte civile Monica Moschioni (per il padre dei due bambini, Samuel Granelli, e il nonno Cristian) ha invece nominato come consulente lo psichiatra Renato Ariatti.
Da settembre toccherà ai periti scelti dalla Corte indagare nella mente di Chiara. Dare una spiegazione ai suoi segreti. Ai suoi inganni.
Georgia Azzali