CON FOTI A BUSSETO
Il ministro Giuli: «Il nostro impegno per valorizzare Verdi»
«Ovunque Giuseppe Verdi ha lasciato delle tracce il ministero le segue, partendo da quelle più importanti». Parola di Alessandro Giuli.
Il ministro della Cultura ieri ha visitato - per la prima volta - alcuni dei luoghi simbolo legati alla figura di Verdi partendo da Piacenza, per poi spostarsi a Villa Verdi, storica dimora del maestro a Villanova sull'Arda, a Busseto, alla Casa Natale di Roncole e alla chiesa di San Michele Arcangelo, dove venne battezzato e imparò a suonare l'organo il celebre compositore.
Con Giuli anche Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il Pnrr e il direttore generale per l’Archeologia, le belle arti e il paesaggio del ministero della Cultura, Fabrizio Magani, affiancato dai funzionari della Soprintendenza di Parma e Piacenza, Emanuela Rossi e Anna Coccioli Mastroviti.
Presenti alla visita Gaetana Russo e Fabio Pietrella, deputati parmigiani di Fratelli d’Italia, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Federico De Belvis e una delegazione di consiglieri comunali di Fdi di Busseto, Salsomaggiore, Polesine Zibello e Soragna.
Villa Verdi
Il ministro Giuli è arrivato a Sant'Agata in tarda mattinata. Al termine della visita ha spiegato che Villa Verdi «non è messa così male come sembra», precisando quindi che i 370mila euro già forniti dal ministero per i lavori di manutenzione straordinaria urgente «sono uno step significativo» e che «se ne potranno dare di più, ma che sarà necessaria la sinergia del territorio».
Analogo il discorso sulla successiva gestione di Villa Verdi, dove «inciderà la capacità delle realtà territoriali, che dovranno essere unite e capaci di fare squadra».
Busseto
Verso mezzogiorno il ministro ha fatto tappa a Busseto, accolto dal sindaco Stefano Nevicati. Il tour è partito dal teatro Verdi per poi proseguire al salone di Casa Barezzi. Giuli si è quindi concesso una breve pausa caffè al Caffè Centrale di Busseto assieme a Foti e al sindaco Nevicati, per poi riprendere l'itinerario in direzione Roncole.
Roncole Verdi
L'ultima tappa dello speciale tour del ministro è stata a Roncole per visitare la casa Natale di Verdi e - accompagnato dal parroco don Luigi Guglielmoni - la chiesa di San Michele Arcangelo, dove il maestro venne battezzato e imparò a suonare l'organo.
Pranzo a base di culatello
A conclusione della visita, il ministro Giuli ha scelto di pranzare proprio a Roncole, alla Locanda alle Roncole, assaggiando il culatello e altre eccellenze enogastronomiche del nostro territorio. «Siamo onorati di aver accolto il ministro Giuli nei luoghi verdiani di Busseto» – ha dichiarato il sindaco Stefano Nevicati – La sua presenza, seppur riservata, conferma che non può esistere un autentico percorso di valorizzazione verdiana senza il protagonismo di Busseto, dei suoi luoghi storici, del suo tessuto culturale e umano». «Qui Verdi è nato, si è formato, ha mosso i primi passi - ha proseguito il primo cittadino - : custodiamo una memoria viva, che chiede rispetto, visione e risorse per continuare a parlare al mondo».
«Stretta collaborazione»
L’Amministrazione comunale di Busseto «ringrazia entrambi i ministri per la gradita visita e accoglie favorevolmente la volontà del ministro alla cultura di proseguire, con rinnovato impulso, verso una più stretta collaborazione tra Busseto e il ministero della Cultura, in vista delle necessarie azioni legate alla tutela e alla promozione del lascito verdiano».
In una nota diramata da esponenti locali di Fratelli d'Italia, si parla di «un itinerario simbolico e culturale volto a ribadire l'impegno del governo Meloni nella valorizzazione del patrimonio identitario italiano, con un focus particolare al cuore del nostro territorio: Giuseppe Verdi».
Quanto ai luoghi visitati, «conservano un legame profondo con la comunità locale e sono parte integrante della memoria collettiva del territorio, che Fratelli d'Italia, prima con il ministro Sangiuliano e oggi con il ministro Giuli, è determinata a valorizzare». Gli spazi di Busseto, in particolare, «raccontano la giovinezza e la formazione musicale di Verdi e oggi si candidano a diventare poli culturali di rilevanza nazionale e internazionale».
Luca Molinari