La strada transennata da mesi

L'ira dei negozianti per l'«eterno cantiere» di via Savino

Andrea Grassi

«Non ne possiamo più, è assurdo creare disagio a un quartiere per così tanti mesi». A parlare è Graziano, parrucchiere titolare dell'attività «Loft hairstyle».

La sua voce si aggiunge a quella dei tanti commercianti di via Savinio (tra la zona di via Sidoli e strada Budellungo) che da fine gennaio è «ostaggio» di un cantiere.

La causa? Una rotatoria che, nonostante sia asfaltata e con la segnaletica sistemata, è ancora chiusa da mesi.

L'eterno cantiere si trova all'incrocio tra la zona residenziale di via Savinio e il futuro quartiere di via Ximenes. «Il disagio principale è che le persone per raggiungere la mia attività devono lasciare l'auto in via Picasso - continua Graziano - dovendo farsi 300/400 metri a piedi».

A questo problema si aggiunge anche l'accumulo d'immondizia lasciato nei pressi della rotonda. «Siccome non c'è controllo, ogni settimana qualcuno scarica i rifiuti vicino alla recinzione e col caldo si forma un odore insopportabile».

«L'apertura della rotonda è già stata rimandata due volte, siamo stanchi di aspettare - afferma Stefano, proprietario della pasticceria Il paradiso del dolce -. Le persone, trovando la strada chiusa, faticano a raggiungere la pasticceria e in questi mesi ho registrato un calo di fatturato importante».

Dei problemi erano emersi fin dall'inizio dei lavori.

«Avevano persino sbagliato le indicazioni delle deviazioni sui cartelli - spiega Stefano - finché non siamo andati a lamentarci coi geometri. Ora non ci sono più scuse, la strada ci serve sennò non sappiamo come fare».

«Devono solo rimuovere le recinzioni, non capisco cosa stiano aspettando - commenta Cosimo, del negozio di sigarette elettroniche Brucaliffo -. Ho sentito dire che il motivo sia che si sta aspettando l'inaugurazione ufficiale, ma lo trovo assurdo. Non si può bloccare un quartiere per così tanto tempo». La presenza del cantiere ha comportato anche lo spostamento della fermata del bus di via Savinio, capolinea della linea 8, che è stata soppressa.

«Il disagio più grande è quello dei nostri pazienti che arrivano in bus, che sono costretti ad attraversare l'isolato a piedi sotto il sole cocente, o sotto la pioggia, in via Picasso» spiega Francesca, del poliambulatorio «Ap Med». Mentre Francesca parla, interviene anche un paziente, seduto in sala d'aspetto. «Sento molti anziani che si lamentano per l'autobus e che col caldo si ritrovano a dover fare un sacco di strada in più».

«I miei clienti per fortuna sono abbastanza fidelizzati quindi ora non ci sono problemi, però all'inizio i disagi sono stati non pochi», racconta Veronica, titolare del centro estetico «Glamour».

Di fronte alle richieste d'aiuto dei commercianti e degli abitanti del quartiere, Francesco De Vanna, assessore ai Lavori pubblici, ha voluto fare chiarezza: «Si tratta di un'opera la cui realizzazione è a carico di un soggetto privato - spiega -, lo stesso che sta realizzando il nuovo complesso abitativo di via Ximenes. Come Comune lo abbiamo già sollecitato due volte, l'ultima un mese fa. Il problema è questo: finché non ci viene rilasciato il documento di collaudo non possiamo aprire».

Il mistero, dunque, sembra quasi risolto. Intanto la rotonda è lì, pronta, ma la strada resta chiusa. Con i segnali di divieto di transito e le reti metalliche arroventate dal sole.

Andrea Grassi