Baseball
Parma Clima, il presidente Meli: «Ai play-off questa squadra saprà emozionare»
Luca Meli, presidente del Parma Baseball, attende con impazienza le gare che assegneranno lo scudetto del baseball italiano. «Il primo turno contro gli Athletics Bologna è stato poco significativo – spiega -. La differenza di valori tra le squadre del nostro girone e le avversarie mi è sembrato piuttosto netto eccezion fatta per il Collecchio che ha lottato fino all’ultimo out con il Bologna. Da martedì sarà tutta un’altra musica. Contro il Reggio Emilia ripartiremo dallo zero a zero di “gara uno”. Dobbiamo dimenticare le quattro vittorie della prima fase, serviranno determinazione e concentrazione contro un avversario che è cresciuto con il passare delle settimane».
Il numero uno di Parma Clima è comunque soddisfatto di quanto raccolto dai suoi ragazzi da aprile ad oggi. «Direi che è andato tutto bene. Abbiamo chiuso la regular season con sei sole sconfitte, un dato che dimostra la qualità del gruppo, dai giocatori allo staff tecnico e, permettetemelo, anche alla società. Adesso però arriva la fase decisiva».
Una fase decisiva che vede il Parma Clima nel ruolo della squadra da battere.
«Sostengo da sempre che a Parma il baseball rappresenta le tradizione e l’identità cittadina – afferma Meli -. Abbiamo scritto pagine importanti della storia sportiva della nostra città e anche stavolta siamo pronti a giocarcela. Tutti gli avversari rappresentano un pericolo potenziale ma se i nostri ragazzi scenderanno in campo con con la giusta determinazione non ce ne sarà per nessuno. Hanno dimostrato di saper reagire agli alti e bassi, trasmetteranno emozioni anche in questi play-off».
Può essere orgoglioso anche per aver dimostrato con i fatti che esiste una “via italiana” per puntare al vertice.
«E’ un’idea che mi porto dietro da anni. Ed è il modo più corretto per portare aiuto alla nostra nazionale. Servono regole che mettano tutti i giocatori sullo stesso piano. Purtroppo l’Accademia nazionale non è ancora stata sostituita ma molti nostri atleti dimostrano di potersi confrontare con i più importanti livelli internazionali. L’esempio più calzante è quello di Mineo e Scotti che hanno dimostrato di poter giocare con successo nel campionato del Nicaragua».
Anche il suo Parma Clima non può comunque prescindere dalla presenza di giocatori stranieri.
«Abbiamo pescato bene – sorride Meli -. Nei miei otto anni di sponsorizzazione non avevo mai visto un battitore da nove fuoricampo come Geraldo. Concepcion ha battuto a casa molti punti. Casanova è una certezza: dove non arriva più con la velocità utilizza la sua grande esperienza. Kourtis è stato una piacevole sorpresa. E sono convinto che anche Niño ci darà una mano: ha superato il piccolo guaio al gomito e conto molto sulle sue future prestazioni».
E’ sicuramente presto per parlarne ma la riunione bolognese di sabato scorso tra Federazione e società ha già delineato le linee guida per la stagione 2026.
«Come sempre ognuno tira l’acqua al proprio mulino ma abbiamo gettato le basi – ammette Meli -. Personalmente mi trovo molto vicino alle idee e all’esperienza di Antolini, responsabile del San Marino. Cerca sempre di mediare e di andare incontro alle esigenze delle altre società che, in questo momento, sono focalizzate sui costi di gestione e sull’importanza delle trasferte. Vedremo cosa maturerà».
Ora l’attenzione delle otto “grandi” del campionato è però tutta concentrata su un agosto di fuoco.
«E’ così – conferma Meli -. io e tutto il Parma Clima abbiamo grande fiducia. Sappiamo che vincere non è semplice e che ripetersi lo è ancora meno. Contiamo molto sul fattore campo che ci siamo conquistati a suon di vittorie e sul fondamentale apporto dei nostri tifosi. Li invito a seguirci a Reggio Emilia martedì e mercoledì prossimo e a non far mancare il loro sostegno al Nino Cavalli. Speriamo che all’agosto di fuoco possa seguire un settembre di grandi soddisfazioni».
Gianluigi Calestani