Il caso

Molte presenze e tubature vecchie, in montagna l'acqua diventa un problema

Maria Chiara Pezzani

L’estate porta la montagna a riempirsi di presenze. La settimana di Ferragosto in particolare ha visto nelle diverse località dell’Appennino villeggianti e turisti trascorrere le vacanze nelle seconde case, alla ricerca del fresco e di un po’ di relax lontano dalla città.

Duplicata, se non triplicata in qualche caso, la popolazione in molti centri e con essa la richiesta di acqua. Non solo per le normalità attività domestiche, ma anche per usi diversi come l’irrigazione degli orti. E nel corso dell’ultimo mese è accaduto che una maggiore richiesta rispetto al naturale riempimento delle vasche, abbia portato problemi agli acquedotti. Le conseguenze sono state interruzioni a singhiozzo della fornitura idrica che stanno creando qualche disagio in diverse località della provincia, come già segnalato a Valmozzola e nei territori di Fornovo e di Neviano Arduini. Situazioni risolte per lo più con le autobotti giunte a rifornire i serbatoi.

Così è successo anche a Palanzano la sera di Ferragosto, quando improvvisamente il paese è rimasto senza acqua. Rubinetti a secco ma la causa è presto stata individuata. «Data la settimana, di grande affollamento, era più l’acqua che usciva dalle vasche dell’acquedotto di quella che naturalmente entrava – spiega l’assessora Silvia Franzini -. Il problema si è risolto in poco tempo grazie al tempestivo intervento di Ireti che nella notte tra 15 e 16 agosto ha iniziato il riempimento delle vasche».

Permane comunque per i prossimi giorni l’ordinanza emessa dal Comune che vieta l’uso di acqua potabile per irrigare gli orti o altri usi non primari. Una situazione a cui si aggiungono anche i guasti, che spesso mostrano la vulnerabilità delle infrastrutture idriche in montagna. È il caso di Scurano, in particolare di località Case Fantini, dove già da tempo alcuni abitanti lamentano la scarsità dell’approvvigionamento idrico nei mesi estivi e i disagi che ne derivano. Anche nei giorni scorsi la situazione si è ripresentata e le persone lamentano la presenza di tubature vecchie o comunque non più idonee alla richiesta d’acqua.

«Poiché la situazione perdura da diversi anni, confidiamo che qualche intervento risolutivo venga messo in atto» dicono.

«Nella zona ci sono stati diversi problemi e una rottura, i tecnici del gestore sono tre giorni che lavorano per cercare di risolvere i disagi – spiega la sindaca di Neviano, Raffaella Devincenzi -. Purtroppo in estate c’è molta richiesta d’acqua. Ireti già da anni investe sul territorio con interventi mirati a creare nuove linee o rifare tratti ormai non in grado di rispondere alle esigenze. Anche quella di Case Fantini è una situazione già segnalata: il gestore è al corrente del problema e sicuramente sarà un intervento da fare in futuro».