La classifica

I più «tartassati» dalle multe? Sono a Parma e a Fidenza

Anna Pinazzi

Fioccano multe sulle strade di Parma e provincia: ma chi sono gli utenti più «tartassati»? Il podio si apre con Parma, al secondo posto Fidenza e al terzo, con notevole distacco, Noceto.

Classifica «parmigiana»
È quanto emerge dalla classifica relativa agli «incassi» dei vari comuni del nostro territorio derivanti dalle multe (classifica che è stata redatta anche a livello nazionale).

Analizzando dato per dato - si trova tutto sul sito del Ministero dell'interno, che ha reso noti i dati 2024 -e prendendo in considerazione i valori pro capite (il dato è una media, non tiene conto, per esempio, di chi non ha la patente), per quanto riguarda il nostro territorio abbiamo: al primo posto Parma (con 12.334.444,41 euro totali e 61,99 pro capite), Fidenza (1.681.842,92 euro totali e 61,3 euro pro capite) e Noceto (con 255.960,66 euro totali e 19,19 pro capite).

Va sottolineato che i dati complessivi non tengono conto di tutte le multe non pagate nel tempo (dato al momento impossibile da ricavare) e che storicamente, in Italia, una persona su tre non le paga.

I meno tartassati
Zero euro. A Calestano e Varsi è questa la cifra dei proventi derivanti dalle violazioni del codice della strada. E tra i meno «tartassati» abbiamo le ultime posizioni occupate da San Secondo (a cui fanno riferimento anche Sissa Trecasali e Roccabianca) con 31.958 euro e 2,95 euro pro capite; Varano Melegari con un totale di proventi pari a 4.965, 95 euro e pro capite 1,90 euro. Appena prima di Calestano e Varsi c'è Polesine Zibello con 4.963,47 euro di ricavi totali e 1,60 euro pro capite.

Gli altri comuni
Procedendo nella classifica, troviamo al quarto posto Soragna, con 78017,65 ricavi totali, che significa 16,4 euro per ogni abitante (appena tre in meno rispetto a Noceto). E subito dopo un insieme di comuni che si trovano tutti sotto alla voce «Unione Bassa est» (Sorbolo Mezzani, Colorno e Torrile) con un totale di 433170,81 con 14,44 euro pro capite.

Tra le violazioni del codice della strada più «redditizie» c'è la violazione del limite di velocità, che a Parma ha portato ad un incasso di oltre 1 milione e 700mila euro, a Fidenza di oltre 440mila euro e a Noceto di circa 85mila euro.

Risorse reinvestite
Ma che fine fanno i soldi delle multe? Quando paghiamo una multa per una violazione del Codice della Strada, i soldi versati dovrebbero essere impiegati con una finalità precisa. Come indica l’Articolo 208 dello stesso Codice, la somma incassata dallo Stato - o in questo caso dall'ente locale -dovrebbe essere infatti destinata all'attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale, alla manutenzione delle strade e alla loro messa in sicurezza.

In particolare, a Parma, il documento reso noto del Ministero dell'Interno illustra i vari interventi previsti e così suddivisi: oltre 1milione e 600mila euro per interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento e messa a norma e manutenzione della segnaletica stradale di proprietà dell'ente; altrettante risorse al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni, anche attraverso l'acquisto di mezzi, automezzi e attrezzature propri dei corpi di polizia; e oltre 3milioni e 300mila euro per la manutenzione delle strade, l'installazione, l'ammodernamento e il potenziamento della barriere e la sistemazione del manto stradale. Ma non solo: sono previsti anche - così spiega il documento - «interventi a tutela degli utenti deboli della strada, educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado, assistenza e previdenza per il personale» in servizio. Quindi non solo interventi concreti e mirati sulle strade, ma anche un grande progetto di prevenzione. Per le stesse «voci», Fidenza investe 151mila euro (segnali stradali), 151mila per il potenziamento delle attività di controllo e oltre 300mila per progetti di prevenzione e manutenzione delle strade. La terza classificata, Noceto, reinvestirà i soldi così: 21mila euro per i cartelli, 21mila per i controlli e quasi 43mila euro per l'ammodernamento delle strade. Senza contare le risorse reinvestite derivanti dalla violazione dei limiti di velocità, che vengono conteggiate a parte.

A livello nazionale
Ma quali sono i dati a livello nazionale? Nel 2024 hanno sfiorato i 2 miliardi di euro (per l'esattezza 1,7) i proventi che i Comuni italiani hanno ricavato dalle multe stradali, con un aumento del 10% sull’anno precedente. Un dato che emerge dal Siope (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici) e di cui il ministero dell’Interno ha fornito i dettagli. Sempre tenendo in considerazione il valore medio per abitante, in testa alla classifica troviamo Siena, con 171,02 euro di multe, Firenze con 169,77 euro e al terzo posto si trova Milano, che totalizza 149,75 euro di multe per ciascun residente.

Anna Pinazzi