Formazione

Istruzione degli adulti, per il Centro una nuova «casa» in via Abruzzi

Anna Pinazzi

Più aule significa anche più attenzione al percorso formativo. Significa non dover «traslocare» da un polo all'altro in continuazione, avere un punto di riferimento. Vuol dire non essere «altrove», ma nel cuore di un distretto scolastico.

Undici aule per il Cpia

Il Cpia (Centro provinciale per l’istruzione degli adulti) avrà una nuova sede per le attività formative serali e pomeridiane: si tratta di 11 aule che si trovano all'interno della sede distaccata dell’Istituto Giordani in via Abruzzi e porzione dell’Ipsia Primo Levi, facilmente raggiungibile ed inserita pienamente nel polo scolastico di via Toscana.

Un passo necessario dopo che la sede di via Spezia del Cpia negli anni scorsi era stata dichiarata inutilizzabile. Da quel momento, tanti sono stati i distaccamenti e gli spostamenti (di recente è stato rinnovato anche l'accordo con il centro pastorale diocesano di viale Solferino per un totale di sei aule).

Accordo siglato

A permettere il reperimento degli spazi è stato un accordo tra la Provincia, il Comune, il Cpia e l'Isiss Giordani, che hanno siglato a fine luglio l’intesa che garantirà da settembre 2025 e per un triennio (quindi fino al 2028) una sede agli studenti dei corsi pomeridiani e serali. L’accordo è stato anche corredato delle firme del dirigente dell’Ufficio scolastico regionale (ambito di Parma e Piacenza), Andrea Grossi e del dirigente scolastico dell’Ipsia Primo Levi, Federico Ferrari.

L'ultimo passaggio che rappresenta il traguardo di un percorso articolato, che ha inteso consolidare le sedi del Cpia a Parma, partito già nel 2022 con un primo accordo istituzionale firmato davanti al Prefetto e che ha visto subito rispondere attivamente all’esigenza (quasi urgenza) l’Istituto Bodoni, scuola che ha garantito negli ultimi anni scolastici classi per le lezioni pomeridiane e serali per gli studenti Cpia, e ancora recentemente l’Istituto Bocchialini che ha condiviso propri spazi. Oltre alle sei aule del centro pastorale diocesano di viale Solferino.

«Forte collaborazione»

«Il percorso di reperimento spazi per il Cpia – spiega Alessandro Fadda, presidente della Provincia di Parma - è ora confluito nel nuovo accordo che ha ampliato e potenziato l’assetto degli spazi classi pomeridiane e serali con 11 aule in un’unica sede in viale Abruzzi, ma ha anche permesso di valorizzare questa sede distaccata del Giordani con un laboratorio multimediale, a cui tutte le istituzioni firmatarie hanno collaborato, consapevoli dell’importanza che la condivisione di un unico plesso da parte di più scuole rappresenti certamente una situazione complessa da guidare con attenzione - sottolinea - e disponibilità di tutte le parti, ma anche un’occasione per migliorare gli spazi e le opportunità scolastiche di tutti gli studenti coinvolti».

Ogni realtà coinvolta ha fatto e farà la sua parte: le parti firmatarie interessate (Andrea Ruffini, dirigente della Provincia; Donatella Signifredi, dirigente del Comune; Antonia Lusardi, dirigente del Cpia di Parma e Alberto Berna, dirigente dell’Isiss Giordani) hanno condiviso soluzioni concrete per mettere a disposizione e organizzare le attività didattiche di chi ha deciso di ricominciare a studiare «nel mezzo del cammin» della vita. Di chi ha deciso di ripartire dall'istruzione.

Sempre con questo spirito di collaborazione e di convergenze istituzionali si è attivata l’azione e la disponibilità convinta dell’amministrazione e degli uffici provinciali della «Programmazione rete scolastica» ed «Edilizia scolastica Provincia di Parma», che hanno organizzato i preliminari tavoli tecnici serviti a individuare la migliore soluzione logistica per rispondere alle esigenze didattiche del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti nel prossimo triennio.

«Dare stabilità»

Anche secondo Caterina Bonetti, assessore ai Servizi educativi, questo nuovo accordo segna «un passo molto importante - dichiara -: con questa scelta siamo riusciti a fare in modo che il Cpia sia più accorpato: prima gli spazi erano molto più dispersi. Speriamo - conclude l'assessore - che questa sia una soluzione che possa dare stabilità al sistema Cpia». Una rete fatta di intenti comuni ha saputo migliorare l'istruzione di chi ha saputo ricominciare. Più spazi per garantire nuove possibilità.

Anna Pinazzi