STATI UNITI
Spari in una chiesa a Minneapolis: morti due bambini, 17 feriti. Due porte bloccate dall'esterno, il killer si è suicidato
Lo shock, il terrore, la morte, il dolore. Per l’ennesima volta negli Stati Uniti la vita di almeno due bambini è stata stroncata dalle armi, a scuola, a tre giorni dall’inizio del nuovo anno accademico. E per l’ennesima volta i media hanno riportato la sparatoria minuto per minuto, la politica ha condannato un «atto orribile», le forze dell’ordine sono state dispiegate in massa. Tutto fino alla prossima strage, perché l’insensata ondata di violenza negli Stati Uniti sembra non fermarsi mai.
Il teatro della nuova sparatoria è stata la scuola cattolica dell’Annunciazione, a Minneapolis, che accoglie bambini dalla materna alle medie. In particolare la chiesa del complesso scolastico dove, alle 8.30 di mattina, gli alunni e gli insegnanti erano riuniti per partecipare alla messa prima dell’inizio delle lezioni. Un momento di serenità e raccoglimento, improvvisamente interrotto dal rumore assordante di decine di spari che provenivano da fuori. Il killer, un ventenne vestito di nero, ha colpito con un fucile e due pistole, facendo fuoco attraverso le finestre della chiesa, poiché non è riuscito ad entrare. Ha colpito bambini al collo e alla schiena, hanno raccontato scioccati i testimoni. Due di loro sono morti, mentre erano seduti ai banchi e assistevano alla messa, a soli 8 e 10 anni. Altri 14 sono stati feriti e almeno sette sono in gravi condizioni. Hanno un’età che va dai 6 ai 14 anni. Colpiti anche tre adulti che sono stati ricoverati in ospedale. «Sono stata felice di vedere i bambini uscire illesi e salvi, ma solo l’espressione sui loro volti, le urla delle mamme che non sapevano dove fossero i loro figli», ha raccontato una testimone ai media. «Un atto deliberato di violenza contro bambini innocenti», l’ha definito la polizia.
Dopo aver compiuto la strage il killer, che aveva con sé anche una specie di fuoco d’artificio artigianale per creare fumo probabilmente, si è suicidato. Di lui non si sa ancora nulla, forse era un ex studente o un ex impiegato della scuola. La polizia sta perquisando l’auto a bordo della quale era arrivato alla ricerca di qualsiasi indizio utile a capire le ragioni di un gesto così tremendo.
"Un crimine d'odio contro i cattolici". Il killer era transgender
L’Fbi ha annunciato che considera la sparatoria di Minneapolis come terrorismo e «crimine d’odio contro i cattolici». Lo ha detto il direttore dell’Agenzia, Kash Patel.
Robin Westman, il ventitreenne che ha ucciso due bambini e ferito 17 persone nella chiesa di una scuola cattolica di Minneapolis, si identificava come transgender. Lo riferiscono i media americani citando i suoi social media. A 17 anni aveva chiesto l’autorizzazione di cambiare il nome da Robert a Robin, che negli Stati Uniti è sia maschile che femminile.
Trump chiama il governatore
Donald Trump ha chiamato il governatore del Minnesota ed ex avversario, Tim Walz. Una «tragica sparatoria, preghiamo per le persone coinvolte», ha detto il presidente americano. «Prego per i nostri ragazzi e insegnanti, la cui prima settimana di scuola è stata rovinata da questo orribile atto di violenza», ha scritto su X il democratico. «Non è possibile esprimere a parole la gravità, la tragedia o il dolore assoluto di questo momento», ha dichiarato in una conferenza stampa, il sindaco di Minneapolis, Jacob Frey, visibilmente provato dall’ennesimo atto di violenza nella città dove, solo qualche ora prima, c'era stata una sparatoria nella quale erano rimaste ferite sette persone. Dolore e vicinanza alle famiglie toccate dalla tragedia è stato espresso anche dalla senatrice dem del Minnesota, Amy Klobuchar. «Sono addolorata per la terribile violenza avvenuta questa mattina alla Annunciation Catholic School di Minneapolis», ha scritto su X. Anche il vice presidente americano Jd Vance ha detto di essere vicino alle vittime in un post sui social media sotto al quale qualcuno gli ha fatto notare con disappunto che una volta disse che «le stragi a scuola sono un fatto della vita». Era settembre di un anno fa e il senatore dell’Ohio era candidato alla vice presidenza.
Due porte bloccate dall'esterno
Almeno due delle porte della chiesa della scuola Cattolica di Minneapolis dove è avvenuta la sparatoria erano state barricate dall’esterno utilizzando assi di legno di 5 per 10 centimetri: lo ha detto ai giornalisti il ;;capo della polizia locale Brian O'Hara. Ipotizzabile quindi che le avesse bloccate il killer.
Il killer ha postato video violenti
Il killer della chiesa della scuola Cattolica di Minneapolis, nel Minnesota, ha lasciato video online con scritte che fanno riferimento al suicidio, «pensieri e idee estremamente violenti», una lettera di scuse alla famiglia e uno schizzo manoscritto della disposizione interna di una chiesa. Non è chiaro se quella chiesa fosse quella della Annunciation Catholic School.
Il New York Post parla di un video inquietante che si ritiene sia stato pubblicato da lui mostra le scritte «uccidi Donald Trump» e «per i bambini» scarabocchiate su riviste specializzate in armi. Altri video pubblicati su YouTube mostrano diverse armi, tra cui un fucile semiautomatico e uno a pompa, e rivelano un’ossessione per gli autori di stragi, tra cui l’assassino di Sandy Hook, Adam Lanza. La polizia sta indagando per stabilire se i filmati, condivisi online poche ore prima della sparatoria, siano collegati al killer. In un video, una mano sfoglia lentamente le pagine di un quaderno rosso, disposto sopra quelli che sembrano essere schemi di armi. Ogni pagina è piena di imperscrutabili scarabocchi manoscritti, si vede una colonna di fumo dal fondo dello schermo mentre la persona che sfoglia le pagine tossisce e ogni tanto ridacchia in modo maniacale.
Il dolore del Papa
«Profondamente rattristato nell’apprendere della perdita di vite umane e dei feriti», papa Leone «invia le sue più sentite condoglianze» e assicura «la sua vicinanza spirituale a tutti coloro che sono stati colpiti da questa terribile tragedia, in particolare alle famiglie che ora piangono la perdita di un figlio».
E’ il cordoglio di papa Prevost in un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolon, a seguito della sparatoria avvenuta nella chiesa dell’Annunciazione a Minneapolis. «Sua Santità prega per i feriti, nonché per i primi soccorritori, il personale medico e il clero che si prendono cura di loro».