PATTEGGIAMENTO
Minaccia i vicini con uno sfollagente, poi insulta e aggredisce i carabinieri
Dal primo al secondo atto. Di ordinaria follia. All'inizio della mattinata aveva messo nel mirino i vicini di casa minacciandoli con uno sfollagente in ferro lungo una quarantina di centimetri e poco dopo mezzogiorno se l'era presa con l'aiuola nella rotonda tra viale Toschi e viale Mariotti, cominciando a strappare piante e arbusti. Così, il 24 maggio scorso era passato da una denuncia a piede libero all'arresto, perché la seconda volta, quando i carabinieri avevano cercato di calmarlo mentre distruggeva quel fazzoletto di verde, si era poi scatenato con calci e pugni contro i militari. Accusato di resistenza, lesioni, porto di oggetto atto a offendere e danneggiamento, visto che aveva anche rotto la serratura della porta della camera di sicurezza, il 29enne - originario di Cesena, ma residente a Parma - ha patteggiato 1 anno davanti al giudice Alessandro Conti (pm Laila Papotti). La pena non è stata sospesa.
Quel 24 maggio la camminata dalla caserma di via Fonderie fino alla rotonda di fronte alla Pilotta non gli era servita a far decantare la rabbia. «Sono appena uscito dalla vostra caserma di m..., non rompete», aveva urlato ai carabinieri che gli si erano avvicinati mentre strappava le piante dell'aiuola.
Insomma, impossibile identificarlo senza riportarlo in caserma. Difficoltoso anche farlo salire in auto. Ma anche dopo essere arrivato in via delle Fonderie, l'atteggiamento non era cambiato. Scendendo dall'auto, aveva piazzato alcuni calci sulle ginocchia dei due carabinieri della pattuglia. Poi aveva proseguito con gli insulti. Aggressivo. Minaccioso. «Vi metto una bomba nella caserma», gridava. E ancora: «Quando esco, vedo dove abitate e vi faccio fuori».
Esagitato anche nella camera di sicurezza, tanto da danneggiare la serratura. Bloccata fino all'arrivo dei vigili del fuoco.
G.Az.