serie A
L'Inter torna alla vittoria (2-1 al Sassuolo). Il derby alla Roma. Pioli, un ko in casa che fa male (1-2 del Como): Fiorentina contestata. L'Atalanta torna dea e rifila tre gol al Toro (Risultati, classifica e commenti)
SERIE A - 4^ GIORNATA
Lecce - Cagliari 1-2
Bologna - Genoa 2-1
Verona - Juventus 1-1
Udinese - Milan 0-3
Lazio - Roma 0-1
Cremonese - Parma 0-0 (leggi)
Torino - Atalanta 0-3
Fiorentina - Como 1-2
Inter - Sassuolo 2-1
Napoli - Pisa (22/09, ore 20.45)
CLASSIFICA
Lazio-Roma 0-1
Lo decide Lorenzo Pellegrini, l’uomo più atteso, il derby d’andata della Capitale. Allo Stadio Olimpico, dopo un’estate di rumors di mercato e settimane di parole in conferenza stampa, Gian Piero Gasperini schiera a sorpresa il numero 7 dal primo minuto e il suo gol al 38' è l’unica marcatura di un Lazio-Roma che termina 1-0 in favore dei giallorossi. Primo tempo che non regala troppe emozioni nella prima mezz'ora, con tanta intensità ma poca qualità. La Roma nella fase iniziale si fa vedere di più nei pressi dell’area avversaria, ma senza riuscire ad arrivare mai alla conclusione. I biancocelesti - dopo aver dovuto fare i conti con l’infortunio muscolare di Dele-Bashiru - reagiscono e trovano al 17' con Pedro il primo tiro della partita, che finisce alto sopra la traversa della porta giallorossa. Ci prova anche Nuno Tavares, poi Zaccagni che è il primo a far sporcare i guanti a Svilar. La squadra di Sarri prende sempre più campo e al 33' non va troppo distante dal gol del vantaggio su un tiro-cross di Rovella sul quale nessuno degli attaccanti riesce ad arrivare con il timing giusto. Nel momento migliore della Lazio, però, arriva la rete della Roma: Tavares si fa strappare la palla da Rensch al limite dell’area di rigore, Soulé appoggia per Pellegrini, il quale piazza nell’angolino il pallone dell’1-0.
Nel finale di parziale ancora occasioni da entrambi i lati: Ndicka salva su Dia, mentre Provedel evita il doppio svantaggio rispondendo a Rensch. La ripresa inizia con Provedel che mette in corner sul sinistro di Angelino, ma la chance più ghiotta della partita capita al 54' sui piedi di Dia. L’attaccante senegalese si invola a campo aperto verso la porta dopo un errore di Mancini, ma nell’uno contro uno con l’estremo difensore avversario in uscita alza troppo la traiettoria e si divora il pareggio. Il caldo si fa sentire, le energie iniziano a scarseggiare, così Sarri e Gasperini iniziano ad affidarsi alle due panchine. Ed è Castellanos, subentrato al posto del disastroso Dia, al 76' a smarcarsi bene in area e sfiorare il palo. Nel finale il match si incattivisce, Sozza si vede costretto a interrompere spesso il gioco e a cinque minuti dal '90 espelle Belahyane per un fallo duro a centrocampo su El Ayanoui. La Lazio anche in inferiorità numerica ci prova fino al triplice fischio e Cataldi al 94' colpisce in pieno il palo dalla distanza. Il risultato però non cambia più e la Roma ottiene la terza vittoria su quattro partite, volando a 9 punti, a una sola lunghezza dalla Juventus momentaneamente capolista. Prosegue, invece, l’avvio complicato della Lazio di Sarri, ferma a quota 3 dopo aver incassato la terza sconfitta.
Fiorentina-Como 1-2
Una rete a tempo quasi scaduto segnata da Addai, consegna al Como i tre punti. Un successo meritato per gli ospiti che, andati sotto nella primissima parte di gara, dominano nella ripresa grazie soprattutto ai cambi azzeccati da Cesc Fabregas, fra cui proprio l’ingresso dell’olandese di passaporto ghanese. Per la Fiorentina è notte fonda, seconda sconfitta consecutiva, due punti in quattro partite, e disappunto dei tifosi a fine gara, con Stefano Pioli già sulla graticola. L'approccio alla partita dei padroni di casa è subito deciso, a tratti feroce. Non è un caso che Mandragora porti in vantaggi i suoi già al 5' grazie a un sinistro da fuori area che concretizza una corta respinta della barriera, dopo una punizione battuta dallo stesso numero 8 gigliato. Pioli sceglie per opporsi ai lariani un innovativo 4-4-2 con Fazzini e Lamptey esterni, con quest’ultimo che fra l’altro deve lasciare il campo già a metà della prima frazione per un infortunio al ginocchio destro. La sfida è nervosa, tesa, spezzettata, col Como che fa possesso palla e cerca di interrompere la manovra dei viola con numerosi falli (non sempre sanzionati correttamente dal direttore di gara Bonacina) e Ranieri e compagni che provano a chiudersi e a cercare le ripartenze. In un paio di circostanze Kean ha anche buone chance per il raddoppio, in particolare al 36', ma gli mancano precisione e lucidità sottoporta. Gli ospiti ci mettono un pò a riprendersi dallo svantaggio ma piano piano provano ad uscire dal guscio, anche se Nico Paz si accende con intermittenza. Quando lo fa in maniera brillante, serve De Gea a chiudere lo specchio della porta a un Morata lanciato in area. Nel finale di primo tempo il Como si vede assegnato un rigore per fallo di Nicolussi Caviglia su Perrone, ma il Var è bravo a correggere Bonacina perché l'infrazione del centrocampista viola avviene di poco fuori area. Poi viene annullato un gol ai biancoazzurri segnato da Diego Carlos per netto fuorigioco. Serve un miracolo di De Gea per negare il pareggio agli uomini guidati da Fabregas al 53', con il portiere spagnolo che dice no alla conclusione di Sergi Roberto. Intorno all’ora di gioco i due allenatori inseriscono forze fresche: da una parte Sohm e Fagioli per Fazzini e Mandragora, dall’altra dentro Douvikas e Addai per Morata e Khun. Poco dopo il Como pareggio meritatamente con Kempf che di testa sovrasta tutti. Quello degli ospiti nella ripresa è un autentico dominio e solo l'imprecisione sottoporta nega la seconda rete dei lariani almeno fino al 94°, quando Addai ubriaca tutta la difesa gigliata e regala agli ospiti tre punti strameritati. A fine gara la squadra gigliata viene fischiata e incassa i cori ostili del tifo organizzato.
Torino-Atalanta 0-3
L’Atalanta domina a Torino nel match valido per la quarta giornata di Serie A 2025/2026. Metabolizzato velocemente il pesante ko con il Psg in Champions, la formazione di Juric, grande ex di giornata, vince 3-0 all’Olimpico Grande Torino. Succede tutto nel primo e tutto in otto minuti. Nikola Krstovic apre (30') e chiude (38') i conti con i primi due timbri in campionato. In mezzo la rete di Kamaldeen Sulemana (34'), in campo al posto dell’infortunato De Keteleare. Buona seconda frazione della squadra di Baroni, che manca il gol della bandiera con il rigore sbagliato di Duvan Zapata (73'). Nel finale da registrare il rientro in campo, dopo le vicende di mercato estive, di Ademola Lookman (87'). Atalanta imbattuta in campionato e quinta a quota 8 punti. Secondo ko in quattro giornate per il Torino, che resta fermo in 11^ posizione con 4 punti (contestazione per il presidente Cairo). Poche le occasioni in avvio con l’Atalanta che perde per infortunio prima Zalewski (flessore) e poi Hien (adduttore), sostituiti da Bellanova (10') e Ahanor (27'). La formazione di Juris si adatta al nuovo assetto e si porta in vantaggio al 30' con il primo gol in campionato di Krstovic. La squadra di Baroni si spegne improvvisamente e i bergamaschi dilagano con Sulemana (34') e il secondo timbro di Krstovic (38'). Gli ospiti entrano in gestione di fronte a un Torino nullo in fase offensiva. Fuori in apertura di secondo tempo Maripan, Aboukhlal e Ilic per Tameze, Adams e Casadei, ma i granata continuano a non impensierire la retroguardia nerazzurra. Il primo vero squillo dei padroni di casa arriva al 67': grande serpentina di Simeone, di gran lunga il più positivo dei suoi, che salta Ahanor e Kossounou ma trova l’opposizione di un attento Carnesecchi. Pochi minuti dopo, Baroni toglie Simeone (69') per il ritorno in campo di Duvan Zapata. Al 73' Coco viene steso in area da Kossounou ed è proprio Zapata a presentarsi sul dischetto per accorciare le distanze. Il centravanti colombiano si fa però ipnotizzare da Carnesecchi, che mantiene le tre distanze di vantaggio della Dea. Nel finale l'Atalanta gioca con il cronometro e centra il secondo successo di fila in campionato.