BENEVENTO

Donna uccisa a colpi di pietra: marito in fuga fermato a Campobasso. Morto il figlio, grave la figlia

Elisa forse colpita nel letto. Si cercano i due figli di 16 e 15 anni, che non sono entrati a scuola

E’ durata dodici ore la fuga di Salvatore Ocone, il 58 enne di Paupisi (Benevento) accusato di aver ucciso all’alba nel suo letto la moglie, Elisa Polcino di 49, colpendola alla testa con forse una pietra. Una vera e propria caccia all’uomo quella messa in piedi dalle forze dell’ordine per fermare il fuggitivo, rintracciato dopo essere stato avvistato dall’elicottero dei carabinieri a 70 km di distanza, nella vicina provincia di Campobasso. Lì l’orrore è stato completato dalla scoperta del corpo senza vita del figlio 15enne che era con lui in auto. Con loro anche la figlia di 16 anni, ricoverata in ospedale in gravi condizioni: la ragazza ha riportato la frattura della teca cranica, ha perso diverso sangue ma non ci sono ferite provocate da armi da taglio. Non è escluso dunque che sia stata colpita con una pietra, come la madre. Non è ancora chiaro se l’uomo - che secondo i suoi amici era stato in passato colpito dalla depressione - abbia colpito anche i figli già in casa o nel corso della fuga.
Il femminicidio alle prime ore del giorno, poco prima dell’alba. Prima la lite, poi i colpi alla testa. Elisa Polcino è morta sul colpo. A trovare il suo cadavere è stata la suocera. A differenza delle altre mattine, non era uscita di casa per accompagnare i figli a scuola. E così la donna si è insospettita. Abita nella stessa villetta e prima aveva anche sentito alcuni rumori sospetti. Abbastanza per decidere di salire a controllare che fosse tutto a posto. E’ stato così che ha scoperto il corpo di Elisa senza vita. «Quando mia zia è entrata - riferisce una parente della coppia - ha iniziato ad urlare». A chi le chiede se tra Elisa e Salvatore ci fossero state altre liti, risponde che «c'erano come in tutte le famiglie». «Salvatore era una persona molto tranquilla, non so da cosa sia scaturito quello che ha fatto. Non stava molto bene, aveva problemi di salute».
Una coppia al di sopra di ogni sospetto, Salvatore e Elisabetta, per tutti Elisa. Che avrebbe celebrato il 19 ottobre prossimo i 25 anni di matrimonio. «Eravamo pronti a festeggiarli - dice il parroco Cosimo Iadanza - nulla lasciava presagire quel che è accaduto». Circostanza che non fa che aggravare il dolore tra i 1400 abitanti del piccolo comune sannita. I vicini, i parenti, al pari dei carabinieri, confermano che tra i due non c'erano mai state ruggini, né erano mai state denunciate violenze. Per tutta la giornata il paese ha seguito col fiato sospeso la fuga dell’uomo temendo soprattutto per la sorte dei due ragazzi. In salvo il terzo figlio, il più grande, che è stato raggiunto dalla notizia della tragedia familiare mentre era a Rimini per lavoro. Avvertito di quanto successo, ha fatto rientro a casa. Gli altri due, invece, non essendo entrati a scuola avevano destato l’allarme in paese.
Subito sono scattate le ricerche condotte dai carabinieri del Nucleo Provinciale, diretti dal colonnello Enrico Calandro. A setacciare il territorio anche un elicottero, che si è rivelato poi fondamentale per rintracciare l’auto dell’uomo. L’ultima volta che la macchina di Ocone, una Opel, è stata vista, è stato intorno alle 6, ed era ancora in paese. Poi il nulla per dodici ore fino al ritrovamento avvenuto poco dopo le 18 nel comune molisano di Ferrazzano, a 70 km da Paupisi. Una volta preso, l'uomo è stato condotto in stato di fermo nella caserma dei carabinieri di Campobasso.
«La nostra comunità è sconvolta - dice il sindaco di Paupisi Salvatore Coletta - il nostro è un paese tranquillo, qui non è mai successo nulla del genere. Ho partecipato ad una festa in paese, c'erano anche loro due ed erano tranquilli». Ma i social raccontano un’altra storia, come spesso accade. Su Facebook, sul profilo a nome Elisa Salvatore Ocone, è tutto fermo al 2018. Nella foto del profilo ci sono lei ed il marito: sorridono e brindano davanti alla torta per il suo 40esimo compleanno. Con loro i figli, anche loro sorridenti in un ritratto di famiglia fermo a sette anni fa. Istantanee sgualcite dal tempo che appartengono ad un’altra vita: la realtà, oggi, è quella di due vite spezzate e una terza appesa ad un filo. 

La cronaca prima dell'epilogo
I due figli di Elisa Polcino, una 16enne e un 15enne di cui non si ha ancora traccia, non sono entrati a scuola questa mattina. É quanto ha detto il sindaco del paese in provincia di Benevento, Salvatore Coletta, dopo aver parlato con diverse persone a Paupisi. Il primo cittadino sta partecipando alle ricerche dei due giovani e di Salvatore Ocone, il marito della donna sospettato di essere l’autore del femminicidio. «Nulla lasciava presagire un fatto del genere -aggiunge - ho partecipato ad una festa in paese con la coppia e i due erano tranquilli». Al momento si stanno scandagliando anche luoghi isolati «che Salvatore frequentava». Inoltre, secondo quanto si apprende, l’auto dell’uomo sarebbe stata vista in giro per il paese alle sei della mattina.

 Si cerca il marito di Elisa Polcino, uccisa a Paupisi, ma anche i suoi due figli: al momento di loro non c'è traccia e non si sa se sono con l’uomo o sono altrove. E’ stata la suocera a trovare il corpo di Elisabetta Polcino. Abita nella stessa villetta dei coniugi, ha sentito dei rumori sospetti ed è andata verificare. Poi, quando ha scoperto il corpo, ha chiesto aiuto ad un vicino che ha chiamato i carabinieri. Elisabetta è stata colpita alla testa, non si sa se con una pietra o altro. Avrebbero 15 e 16 anni i ragazzi che, dopo il femminicidio della mamma Elisa Polcino, risultano irreperibili. Al momento continuano senza sosta a Paupisi e nel beneventano le ricerche del marito di Elisa, Salvatore Ocone: è lui il principale sospettato dell’omicidio della donna e ancora non si sa se i figli della coppia siano con lui o altrove. Le ricerche sono in corso anche con un elicottero del Nucleo di Pontecagnano. 

Non ci sarebbero stati in passato episodi di liti o violenze nell’ambito della coppia: è quanto ha spiegato il colonnello Enrico Calandro, a capo del Comando provinciale dei Carabinieri di Benevento, che sta coordinando le indagini dopo il femminicidio di Elisa Polcino. E sono anche i parenti e i vicini a confermare che nulla lasciava presagire che Elisa potesse essere uccisa così brutalmente e che sia proprio il marito Salvatore Ocone il principale sospettato. «Liti tra Elisa e Salvatore? Come in tutte le famiglie - dice una parente ai Tg - lui aveva qualche problema di salute». La donna ha poi raccontato questo accaduto stamattina. «Elisa non scendeva per accompagnare i ragazzi e così mia zia è andata a vedere. Quando è arrivata ha trovato il corpo e ha iniziato ad urlare. Mio figlio, che abita, l’ha sentita ed è subito arrivato».