CONSIGLIO COMUNALE
È scontro sulle mense scolastiche, la Seletti lascia la maggioranza - Video
Prima il voto contrario alla delibera sul nuovo appalto sulle mense scolastiche, poi la scelta di lasciare la maggioranza in consiglio comunale, pur mantenendo il proprio incarico di consigliera.
Ines Seletti, ex assessora ai Servizi educativi della seconda giunta Pizzarotti e finora consigliera comunale di Effetto Parma, ieri ha scatenato un vero e proprio terremoto politico.
Che qualcosa potesse accadere lo si era intuito già dopo la seduta della commissione consiliare di giovedì scorso, quando la stessa Seletti non era stata certo tenera con le scelte compiute dall'Amministrazione comunale, in vista dell'adozione della contestata delibera. Anche le parole pronunciate in consiglio comunale ieri pomeriggio lasciavano intendere un forte malcontento. Il voto contrario alla delibera era nell'aria, un po' meno la scelta di abbandonare la maggioranza anche se, ormai da tempo, la consigliera Seletti si sentiva una sorta di pesce fuor d'acqua, come lei stessa conferma. «Da troppo tempo c'erano gravi criticità in maggioranza – sottolinea -, non potevo più accettare di far parte di un gruppo in cui il bene della città era sovrastato da interessi di partito».
La delibera sul servizio mensa è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Questo project financing - afferma la Seletti durante la discussione in consiglio - è debole, lacunoso, sproporzionato e non garantisce né il patrimonio né la qualità a cui la nostra città è abituata». E ancora: «La mia contrarietà non si limita alle cifre e ai difetti tecnici del project financing, ma investe una profonda distanza dall'attuale indirizzo politico e dalla gestione del settore educativo nel suo complesso. Ho assistito a una serie di scelte che, in coscienza, non posso sostenere, perché tradiscono l'impegno di qualità e accessibilità che avevamo assunto con le famiglie di Parma».
Totale il dissenso «rispetto al preannunciato incremento delle tariffe per il servizio mense scolastiche - osserva -. Questa non è solo un'operazione economica, è una discutibile scelta politica che andrà a gravare pesantemente sui bilanci di tantissime famiglie parmigiane. Per me, questo è semplicemente inaccettabile».
La Seletti denuncia anche «l’interruzione delle verifiche qualitative nelle nostre mense, verifiche che eseguivo personalmente con l’ausilio del personale tecnico interno, con la regolarità che era prassi durante il mio mandato. Questa mancanza rischia di compromettere l'eccellenza che garantivamo. E, come se non bastasse, la partecipazione e il dialogo con le famiglie sono stati azzerati». «Non approvo - continua - la scelta di non aver collegato le nostre graduatorie di nidi e scuole per l'infanzia con la convenzione dei posti nelle scuole paritarie, una scelta che sta penalizzando di fatto le tante famiglie con figli in attesa di assegnazione per l'ingresso nelle scuole, rendendo il sistema rigido e iniquo».
In questi tre anni vissuti all'interno della maggioranza «ho sempre assunto un ruolo di basso profilo - dichiara - perché clamori e accuse non mi appartengono. Ho sofferto in silenzio nel vedere come non venisse compreso lo spirito di questo settore, una eccellenza che per rimanere tale deve essere però curata costantemente». «Voglio solo ricordare come,da assessore - afferma - siamo stati i primi a registrarci come ente di formazione, diventando formatori non solo dei nostri insegnanti, ma anche di quelli delle scuole d'infanzia statali». «Soprattutto negli ultimi tempi - spiega - ho capito che non potevo passare sopra i miei principi, Faccio tantissimo volontariato perché penso sia fondamentale aiutare gli altri e questa decisione non ha nulla a che fare con interessi personali, ma è solo per tutelare le famiglie parmigiane. Ringrazio il sindaco che ha cercato di intervenire, seppur in maniera tardiva».
Luca Molinari