A fine ottobre i collaudi dei tre acceleratori lineari
Centro oncologico, lavori in dirittura d'arrivo: l'inaugurazione a dicembre
Novemila metri quadrati distribuiti su sei piani, un investimento di oltre 28 milioni di euro, una struttura che ospiterà 160 fra medici, infermieri, tecnici, biologi e fisici (oltre naturalmente ai pazienti) e un parcheggio esterno per 300 auto: il nuovo Centro di oncologia e radioterapia di Parma (dietro il pronto soccorso, ingresso da via Abbeveratoia) è in dirittura di arrivo.
Gli operai sono ancora al lavoro (è in allestimento il quarto piano della degenza oncologica, e si stanno installando i tre acceleratori lineari per la radioterapia), ma molti arredi ci sono già, anche se incellofanati.
L'inaugurazione è prevista entro fine anno, anche se il centro sarà pienamente operativo a primavera 2026. Ultimo tassello, entro il 2026, il trasferimento della degenza oncologica.
«Il Centro è parte di un Polo di alta specialità oncoematologica e di una rete territoriale integrata e orientata al paziente - spiega la direttrice sanitaria dell'ospedale Maggiore, Sandra Rossi, durante un tour in esclusiva per la Gazzetta nella nuova struttura - Un’idea progettuale che guarda il territorio e le strutture specialistiche del Dipartimento interaziendale quali l’Ematologia e il Centro trapianti midollo osseo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Il Centro si deve quindi considerare parte di un più ampio Polo onco-ematologico e radioterapico che abbraccia sia le strutture ospedaliere che territoriali. A fare parte della rete sono anche i day hospital oncologici dell’ospedale di Fidenza-Vaio, dell’ospedale di Borgotaro e gli ambulatori oncologici nella Casa della Salute di Langhirano e nella Casa della Salute di San Secondo».
La struttura si articola su due piani parzialmente interrati e quattro fuori terra. Cardine del progetto, percorsi centrati sul paziente e umanizzazione delle cure.
L'accoglienza
Entriamo dall'atrio principale: un grande videowall spiega struttura e servizi, poi un punto informazioni gestito da volontari e una sala d'attesa (con un angolo ristoro con distributori di cibo e bevande e tavolini) con divani color crema e arancio. «Qui ci sarà uno sportello per prenotare visite ed esami, un distributore di numeri e tre schermi che indicheranno il proprio turno - spiega Marcello Tiseo, direttore dell'Oncologia - A questo piano c'è anche l'ambulatorio farmaceutico, dove i pazienti riceveranno le terapie orali, e un angolo che sarà gestito dall'associazione Verso il sereno». A destra dell'ingresso una sala polivalente multimediale.
La radioterapia
È ospitata nei piani 0 e meno 1. Al piano una sala d'attesa con ampi divani, pannelli fonoassorbenti alle pareti, banco informazioni e lo studio del case manager. Qui, spiega Nunziata D'Abbiero, direttrice del Dipartimento onco-ematologico e della Radioterapia oncologica e radiochirurgica, si trovano gli ambulatori per le visite di preparazione alla radioterapia. «L'idea è di avere anche, in futuro, un ambulatorio multidisciplinare con esperti del distretto testa-collo e ginecologi» dice ancora D'Abbiero. Qui trovano spazio anche, aggiunge Tiseo, «laboratori di oncologia di assistenza e ricerca dove lavoreranno cinque biologi ricercatori e due tecnici».
Al piano -1 il «cuore» della radioterapia: l'accoglienza, con uno spazio «calmo» destinato a minori accompagnati, l'area per le Tac, un'area lavoro per infermieri per medicazioni e preparazioni, una sala d'attesa con barelle controllate da infermieri attraverso un'ampia parete vetrata, e i tre bunker con tre acceleratori lineari, tutti di nuova generazione (il più «vecchio» ha 5 anni).
L'oncologia
Si distribuisce su tre piani. Al piano 2 gli ambulatori: un totale di 26 (quattro in più di quelli presenti oggi al padiglione Cattani), fra i quali ambulatori per prelievi, un ambulatorio di medicazione, un ambulatorio chirurgico per le biopsie e per il posizionamento dei cateteri per le terapie endovenose, un ambulatorio di consulenza psicologica con tre psicologi. I pazienti verranno accolti dall'accettazione infermieristica e due schermi indicheranno l'ordine di accesso.
Al piano 3, caratterizzato da pavimenti in gres simili al legno e pareti azzurre, «il day hospital oncologico con 22 postazioni di somministrazione e la parte di ricerca clinica, con farmaci innovativi e sperimentali, nelle altre 4 postazioni», spiega Tiseo. Ovunque tanta luce dalle ampie vetrate.
Infine, al quarto e ultimo piano, contrassegnato da colori chiari, la degenza: 20 posti letto, dei quali quattro in stanze singole e il resto doppie. Ogni stanza ha un ampio bagno dedicato. «Due stanze singole sono dedicate ai pazienti trattati con farmaci sperimentali, come richiede la normativa» dice Tiseo. A questo piano, oltre a studi medici, una stanza «per trucco e parrucco» dice sorridendo Tiseo: parrucchieri che offrono tagli e messe in piega ed estetiste (tutti volontari) che offrono trattamenti per la pelle.
Monica Tiezzi