LUTTO

Muore in Grecia a 55 anni il collecchiese Andrea Torta

Gian Carlo Zanacca

Addio ad Andrea Torta 55 anni, collecchiese. È deceduto in Grecia, qualche giorno fa, dove era andato per far visita alla compagna Thea.

Dopo una settimana a Salonicco si è sentito male, probabilmente per una recrudescenza della malattia che lo aveva colpito circa 20 anni fa: è stato ricoverato in una clinica locale ma non ci è stato nulla da fare. Ha lottato qualche giorno tra la vita e la morte per poi soccombere.

La comunità di Collecchio è in lutto: negli occhi del padre Sergio, ultranovantenne, il vuoto di chi ha perso un affetto insostituibile. Andrea era molto conosciuto in paese e soprattutto in parrocchia. «Dotato di una fede profonda - lo ricorda don Pedro Ramirez - mi capitava di vederlo spesso pregare in chiesa». Alla parrocchia era stato molto legato come lo ricorda l’amico Matteo Billi. «Dalla fine degli anni Settanta del Novecento e fino alle soglie del nuovo millennio – spiega - abbiamo servito messa in chiesa. Andrea era un ragazzo dal cuore grande, dotato di una sensibilità speciale, attento alle esigenze della sua comunità e dei parrocchiani. A lungo si è impegnato nella crescita dei giovani dando istruzioni ai nuovi chierichetti. Alla domenica la sua presenza a messa era una consuetudine. Don Giulio Ranieri, ex parroco di Collecchio, aveva fatto confezionare due tuniche personalizzate per me e per lui, siccome sia io che lui eravamo molto alti. Riportavano i nostri nomi: Matteo e Andrea. Ci mancheranno il suo fair play, la sua grande umanità e disponibilità».

Il padre Sergio e la madre Agnese, di origine austriaca, si erano conosciuti in Svizzera. Facevano i camerieri. Il padre Sergio, poi, era andato anche a Stoccolma nel ristorante del fratello Nello. Fino al 1978 è stato lontano da casa, per poi rientrare a Collecchio dove con la moglie ha abitato per più di 40 anni in centro in un appartamento vicino all’edicola. E Andrea era molto conosciuto, colpiva per la sua statura: un gigante buono dal cuore grande. Era alto più di due metri e in gioventù aveva giocato anche a pallavolo.

La madre Agnese è scomparsa circa 12 anni fa ed Andrea viveva con il padre nel quartiere i Prati. Una malattia rara lo aveva colpito agli inizi degli anni Duemila e proprio per questo nel tempo aveva cercato un lavoro che fosse adatto a lui. Era tifoso della Juventus ed amava la musica di discoteca. La malattia, purtroppo, lo aveva indebolito ai muscoli ed al sistema neurale. La sorella Barbara si trova in Grecia per risolvere gli aspetti burocratici legati al trasferimento in Italia delle spoglie di Andrea.

Il parroco di Collecchio don Pedro Ramirez ha dichiarato: «Andrea ha mantenuto un legame stretto con la parrocchia che ha continuato a frequentare nel tempo coltivando una profonda spiritualità». La sindaca Maristella Galli ha espresso profondo cordoglio: «È sempre un dolore grande la perdita di un familiare ma ancor di più se la lontananza non consente di dare un ultimo saluto al proprio caro. Andrea era molto conosciuto e stimato in paese, anche per il suo impegno di catechista e di ministrante. Aveva iniziato a ''servire la messa'' da bambino quando la Parrocchia era guidata dai sacerdoti Ferri. Una sua grande passione era anche la musica soprattutto quella degli anni ‘90. Tutta la comunità collecchiese si stringe al papà Sergio e alla sorella Barbara che si è precipitata in Grecia non appena appresa la notizia del malore di Andrea. Siamo rimaste sempre in contatto in questi giorni dolorosi; ora ci prepariamo tutti ad accogliere Andrea in un grande abbraccio». Con successiva comunicazione verranno fornite le indicazioni precise circa le esequie.

Gian Carlo Zanacca