Parma Calcio
Rebus esterni: Cuesta studia le mosse da opporre al Genoa
La questione esterni rischia di diventare un bel rompicapo per Carlos Cuesta. Ma si tratta di una faccenda da risolvere in fretta. Con l'infortunio occorso a Valeri, l'unico che fino a questo momento aveva garantito una certa affidabilità in termini di spinta e cross da convertire in concrete occasioni da gol, è proprio dalle fasce che può arrivare la tanto auspicata svolta per il Parma.
L'esperimento
Nell'amichevole contro il Monza il tecnico spagnolo si è «inventato» Tjas Begic nell'inedito (per lui) ruolo di terzino destro. Lo sloveno si è fatto trovare impreparato nell'imbucata che ha portato al gol del vantaggio dei brianzoli. Ma lo si poteva mettere in conto, dal momento che stiamo parlando di un giocatore che nasce attaccante ed è sempre stato impiegato come esterno alto. Non a caso, nel test giocato a Collecchio, è proprio sul piano offensivo che Begic non ha demeritato. Ma, al netto della buona volontà dimostrata e della piena disponibilità del giocatore a sacrificarsi per il bene della squadra, è difficile ipotizzare che Begic terzino destro possa essere una soluzione «spendibile» anche in gare ufficiali. Assai più probabile - per non dire certo - che possa essere lo svizzero Britschgi, al rientro dagli impegni con l'Under 21 svizzera, ad occupare quella zona del campo.
A sinistra, invece, fino a quando non rientrerà Valeri il candidato naturale per la sua sostituzione resta Lovik che contro il Monza ha mostrato applicazione e fatto vedere qualche discesa interessante.
Capitolo modulo
Cuesta è partito con un 4-3-2-1 che ha visto Troilo (ancora in attesa del debutto in campionato) e Ndiaye (qualche sbavatura di troppo per lui) al centro della difesa ed Estevez a coordinare le operazioni in una linea mediana nella quale si è ben disimpegnato Ordonez, al di là della giocata confezionata per il pareggio di Almqvist. Più presente anche Sorensen. Estevez, invece, è stato sempre nel vivo della manovra: ha giocato un buon numero di palloni, ha dato il giusto ritmo e guidato i compagni col piglio del leader. «No Patrick, aspetta, siamo messi male» una delle frasi di Nahuel «captata» durante il test e rivolta a Cutrone, mentre questi era intento ad accelerare la ripresa del gioco visto lo svantaggio da recuperare. Calma ed esperienza, le doti di Nahuel: faranno comodo al Parma, in questa fase.
Almqvist è stata un'altra nota lieta della giornata: propositivo, rapido nelle incursioni, glaciale quando è stato il momento di buttarla dentro e anche nell'assist servito a Cutrone per il raddoppio. Lo svedese deve solo trovare continuità, per guadagnarsi minuti e fiducia.
Enigma Bernabé
Nella ripresa Cuesta ha mescolato le carte, mettendo in vetrina anche diversi giovani talenti della Primavera (ottimo l'impatto di Conde in difesa), disegnando un 4-2-3-1 con Cutrone unica punta (e subito a segno…), Keita ed Estevez a fare da diga in mezzo per sgravare Bernabé da compiti di copertura. Lo spagnolo era certamente uno dei giocatori più attesi, in questa amichevole. Cuesta lo ha schierato in posizione più avanzata, per valorizzarne il talento ed aumentare il tasso di imprevedibilità negli ultimi trenta metri: ad Adrian è mancato il guizzo. Un altro enigma da sciogliere (e anche qui in fretta) per Cuesta. Il tempo non è amico del Parma, oggi: la trasferta di Genova è vicina…
Vittorio Rotolo