Corte dei Conti
Valmozzola, appalti irregolari: gli atti in Procura
La Sezione di controllo della Corte dei conti di Bologna, nell’esaminare il rendiconto del 2023 e il bilancio preventivo 2024 -2026 del Comune di Valmozzola, ha rilevato diverse e gravi criticità messe “nero su bianco” nella deliberazione n. 130/2025/PESE.
In particolare, è emerso un aumento preoccupante dei residui attivi (crediti vantati dal Comune per entrate tributarie ed extratributarie accertati ma non riscossi), problematiche sulla gestione degli investimenti (anomalie nella programmazione e nel cronoprogramma degli interventi) e, soprattutto nell’affidamenti all’esterno del servizio di supporto agli uffici comunali per la gestione della banca dati tributi il cui appalto è stato giudicato illegittimo per l’indeterminabilità del compenso e per la violazione delle normative sugli affidamenti diretti.
In particolare, è stata rilevata (ancora una volta) la violazione del principio di rotazione (l’appalto è stato affidato sempre alla medesima impresa) e all’operatore economico è stato riconosciuto un compenso aggiuntivo (un aggio pari al 17%) sulla riscossione delle somme, una prassi abbastanza comune nelle concessioni della riscossione, ma in questo caso del tutto irragionevole in quanto riconosciuto senza trasferimento al concessionario del rischio operativo.
Il fatto grave è che identici rilievi erano stati già formulati dai giudici bolognesi in occasione di analoghi controlli sul Rendiconto 2021 e sul bilancio di previsione 2022-2024, nel corso dei quali era emerso che per due anni consecutivi (2021 e 2022), il Comune aveva affidato il servizio alla stessa società anche qui con affidamento diretto.
Le condotte oggi rilevate, quindi, sono connotate da evidente intenzionalità alla luce della pervicace volontà di persistere in un comportamento che sottrae risorse pubbliche alle finalità istituzionali per destinarle a un soggetto privato.
Pertanto, i giudici contabili hanno trasmesso gli atti alla Procura regionale della Corte dei conti per l’accertamento delle responsabilità amministrativo-contabili ed alla Procura della Repubblica competente per territorio poiché le condotte dei decisori dell’amministrazione potrebbero configurare una violazione dei doveri di imparzialità e di gestione trasparente delle risorse pubbliche, con possibili riflessi di rilievo penale.