Egitto

I fidentini sulla nave in fiamme: «Siamo salvi ma abbiamo perso tutto»

Luca Molinari

«Siamo salvi per miracolo». Sono le parole più ricorrenti tra gli ottanta italiani che martedì sera erano a bordo della «Empress», la nave da crociera che si è incendiata mentre solcava il Nilo, alla volta dei siti archeologici più noti al mondo.

«Un grande spavento»

Tra loro c'è anche una comitiva di fidentini e salsesi, una decina in tutto che, seppur spaventati e impauriti, non sono rimasti feriti, al pari degli altri turisti a bordo.

Romi, la capogruppo della comitiva nella quale c’erano anche dei piacentini e lodigiani, ripercorre l'accaduto e sottolinea la grande vicinanza dimostrata fin da subito dall’Ambasciata Italiana. «C’era tanto fumo, ma la situazione era sotto controllo. Probabilmente l'incendio è partito dalle cucine e poi si è propagato - racconta -. Subito sembrava qualcosa di molto circoscritto, soltanto verso la fine delle operazioni mi sono accorta che ci facevano fretta. La nostra nave ha preso fuoco quando eravamo ormai lontani».

«Abbiamo perso tutto»

«Abbiamo lasciato la nave in fretta e molti di noi hanno perso tutto, a partire dai documenti - racconta -. Siamo stati imbarcati su un'altra moto nave e ora stiamo cercando di spostarci ad Assuan, dove si trova l'aeroporto più vicino. Siamo in attesa che il consolato ci faccia avere il permesso per rientrare perchè essendo senza documenti non possiamo andarcene».

Stando alle ultime notizie, il ritorno sarebbe previsto tra domani e sabato.

«Non si respirava»

«Non si respirava e ci siamo protetti la bocca con delle salviette bagnate - raccontano altri turisti presenti sulla nave -. Hanno fatto scendere prima i bambini e poi è arrivata una nave che si è accostata alla nostra e ci hanno portati via. Dopo cinque minuti è andato tutto a fuoco. Siamo salvi per miracolo».

I coniugi fidentini

Sul battello anche i coniugi fidentini Emma Ferri e Bruno Pizzaferri. «Abbiamo perso tutto, ma non siamo stati abbandonati. Il consolato e l’agenzia viaggi ci hanno assistito in questo momento difficile. Oggi il console ci ha portato biancheria e medicinali. Il fumo aveva iniziato a invadere l’imbarcazione e così ci hanno fatto mettere in un angolo. Poi è arrivata un’altra imbarcazione che ha accostato e dove poi siamo saliti. È bruciato tutto quello che avevamo: vestiti, pc, biancheria, occhiali, carica – batteria. Abbiamo vissuto un brutto momento, ma siamo tutti salvi. E adesso non vediamo l’ora di rientrare».

La console a Luxor

La Console d’Italia al Cairo è a Luxor - si legge sul sito dell’Ambasciata in Egitto -«per prestare massima assistenza e verificare di persona le condizioni dei connazionali» coinvolti nell’incendio che si è sviluppato sulla nave da crociera “Empress”, «in costante raccordo con l’Ambasciata e la Farnesina». «Nessun connazionale - si legge ancora - risulta al momento ferito, si sta procedendo al sostegno per le procedure di rientro e per i documenti sostitutivi. Sono stati inoltre forniti beni di prima necessità e medicinali ai connazionali che lo hanno richiesto».

Turisti in calo

I timori per l’instabilità del Medio Oriente hanno di molto ridotto il flusso di turisti da tutto il mondo e in particolare dall’Italia sul Nilo e sulle rive del Mar Rosso ma in tanti affrontano ancora un viaggio solitamente senza pensieri tra le bellezze dell’antico Egitto a prezzi, peraltro, concorrenziali rispetto ad altre mete.