VIA TOSCANA
I ladri salgono dalla grondaia, ma il proprietario si sveglia e dà l'allarme: scatta la condanna
L'appartamento era immerso nel buio. Nonostante fosse orario di cena, non filtrava nessuna luce dalle stanze. Insomma, tutto lasciava pensare che la casa fosse deserta. E che il blitz sarebbe stato più semplice del previsto. Ma, coricato nella sua camera, c'era il giovane proprietario di casa. Che, appena aveva sentito alcuni rumori, aveva intuito che qualcuno si stava infilando nell'appartamento. Così, a piedi nudi, era riuscito a sgattaiolare fuori dando subito l'allarme. Colpo fallito, quindi. Con tanto di arresto dei due ladri che, nei (pochi) minuti prima delle manette, avevano fatto in tempo a commettere anche un altro reato, introducendosi a casa di un vicino per cercare rifugio. Due amici albanesi - un 21enne e un 29enne - entrambi senza fissa dimora, accusati di tentato furto aggravato, violazione di domicilio e detenzione di arnesi da scasso. Per il 21enne, ieri, è scattata una condanna a 2 anni e 6 mesi e 600 euro di multa, come richiesto dalla pm Marirosa Parlangeli, mentre il complice ha seguito un'altra strada processuale.
Cappuccio calato sulla testa, il 16 ottobre 2024 avevano preso di mira un appartamento al primo piano di un condominio dalle parti di via Toscana. Una casa con tanto di balcone sul giardinetto: ed è da lì che erano partiti, avvinghiandosi alla grondaia, per salire quei pochi metri fino al terrazzino. Avevano cominciato ad armeggiare, con un lungo cacciavite e un filo di ferro, sulla finestra del bagno finché erano riusciti ad aprirla. E, una volta entrati, si erano messi al lavoro rovistando tra mobili e cassetti.
Solo pochi istanti, in realtà, perché il proprietario era nel frattempo già sceso in strada, dove nel giro di alcuni minuti erano arrivate due pattuglie della polizia. Due agenti erano rimasti sotto il balcone, mentre altri due si erano precipitati dentro il condominio.
La porta dell'appartamento al primo piano era aperta, ed era bastato dare un'occhiata per constatare che le stanze erano a soqquadro. Non c'era anima viva, ma si sentivano passi di qualcuno che saliva in tutta fretta le scale del condominio. E improvvisamente era rimbombato l'urlo di una donna. I poliziotti si erano precipitati arrivando fino al terzo e ultimo piano del condominio, trovandosi i due ladri di fronte. Nessuna via di fuga: sopra di loro solo il tetto. E le grida di poco prima? Dell'inquilina del terzo piano: era stata lei ad urlare, impaurita, quando i due ladri si erano infilati in casa sua. Sentendo un certo trambusto sulle scale, il compagno aveva infatti aperto la porta per capire cosa stesse accadendo. E in quel momento i due ladri si erano infilati nell'appartamento. L'uomo era riuscito a bloccarne uno, spingendolo fuori, ma l'altro aveva raggiunto la cucina precipitandosi alla finestra. Senza paura, l'inquilino si era poi avvicinato anche al complice scaraventandolo sul pianerottolo. Che in quei pochi secondi era riuscito a danneggiare la zanzariera della finestra.
Ma fuori dalla porta c'erano già i poliziotti. Ladri in trappola. E senza bottino.
Georgia Azzali