Quattro i Comuni della provincia che hanno già definito la «strategia vincente»
Operazione Borghi: il Parmense in corsa con 9 progetti speciali
Spunta verde, per la prima consegna del «Pnrr Borghi»: le manifestazioni di interesse dei comuni sono state trasmesse infatti alle Regioni competenti nei termini stabiliti, cioè il 31 gennaio.
L'avviso
In Emilia Romagna, hanno risposto all’avviso pubblico 31 comuni dal Piacentino al Riminese, di cui nove nel Parmense, la provincia che ha peraltro presentato il maggior numero di progetti: si tratta di Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgotaro, Compiano, Fornovo, Montechiarugolo e Roccabianca. In ballo, una montagna di soldi per due distinte opportunità: la linea A, che mette sul piatto 20 milioni di euro per la rigenerazione di un borgo; e la linea B per 229 comuni con 1,6 milioni per progetti di rigenerazione culturale presentati dagli enti in forma singola o aggregata.
Il termine
Entro il 15 marzo la Regione Emilia Romagna comunicherà al ministero competente il progetto vincente. E sarà uno solo per tutta la regione. Stessa scadenza anche per la linea B: la selezione verrà compiuta dalla commissione di valutazione prevista dall’avviso pubblico. Quali le finalità? Contrastare lo spopolamento e incentivare una crescita economica e un’occupazione piena e produttiva.
La richiesta
La «Gazzetta» ha chiesto ai singoli comuni di descrivere i progetti presentati: hanno risposto nel dettaglio Montechiarugolo, Roccabianca, Compiano e Borgotaro (in pagina, l’ossatura di massima di ciascuna amministrazione). Interessante anche l’idea di Bore, che ha partecipato candidando lo storico Borgo di Pozzolo. «Il titolo del progetto è “Pozzolo: ali e radici” – spiega il sindaco Diego Giusti - e prevede il coinvolgimento di scuole, enti di ricerca, attività commerciali e imprenditoriali, oltre al partenariato con i privati a sostegno delle famiglie e dei giovani a insediarsi in montagna in un piccolo borgo abbandonato». Abbottonato il sindaco di Berceto Luigi Lucchi, che si limita a rivelare: «Abbiamo partecipato alla Linea A, rimanendo aderenti alla storia millenaria di Berceto e della Via Francigena e seguendo le direttive dell’associazione “Borghi Autentici d’Italia”, per ipotizzare investimenti e recuperi che potrebbero mutare le sorti dell’antico Borgo dei Rossi».
MONTECHIARUGOLO - Friggeri: «Illumineremo il patrimonio medievale»
«Crediamo molto nel nostro progetto, benché il bando sia una “lotteria dei desideri”: in Emilia Romagna vincerà infatti un solo comune su 31», commenta il sindaco Daniele Friggeri che poi spiega. «Proponiamo il recupero di Montechiarugolo, che fa parte de “I Borghi più belli d’Italia”, esaltando le sue caratteristiche medievali. Oltre a far emergere le sue peculiarità grazie a un’illuminazione pubblica capace di porre l’accento sui particolari di pregio artistico e architettonico, vogliamo realizzare una pavimentazione stradale esteticamente più coerente, compreso il rifacimento della piazza principale e dell’arredo urbano. Dal punto di vista sociale ed economico, l’obiettivo è quello di rianimare il borgo con l’apertura di attività di vicinato e l’aumento dei residenti; mentre da quello turistico l’intento è creare una maggiore sinergia tra i tre prodotti identitari del territorio. Il castello, che vorremmo acquisire, il Parmigiano-Reggiano attraverso i caseifici presenti in tutto il Comune e le Terme di Monticelli, la frazione più popolosa».
BORGOTARO - Moglia: «La Pieve di San Giorgio gioiello del “Borgo delle Erbe”»
«Borgotaro ha individuato un antico insediamento nel quartiere di San Rocco che merita di essere recuperato in un’ottica turistica, sociale, produttiva e occupazionale: si tratta della “Pieve San Giorgio”, adiacente alla stazione ferroviaria - spiega il sindaco Marco Moglia -. Il progetto, battezzato il “Borgo delle Erbe”, si propone di creare un percorso ciclopedonale che sfocia su una passerella sul fiume Taro e si connette alla pista esistente, permettendo una connessione tra questi luoghi e il centro storico di Borgotaro. Il progetto prevede la rigenerazione urbana e l’utilizzo di immobili di proprietà comunale posti a lato della stazione ferrovia, composti da magazzini comunali, una torre (archeologia industriale) e il parcheggio, che sarà interrato. La linea ferroviaria, da elemento disgregante dell’originaria “Pieve”, diventa centro inclusivo e partecipativo integrandosi con il circuito “slow food”. In particolare, il parcheggio di 2.000 mq sarà trasformato in area verde con copertura in erba e piantumazione di arbusti ed essenze autoctone».
ROCCABIANCA - Gattara: «Puntiamo sul contesto, tra museo Guareschi e norcineria»
«Roccabianca si distingue per la peculiarità della sua vicenda storica - dice il sindaco Alessandro Gattara -. Unico borgo di fondazione in prossimità del Po, fu voluto da Pier Maria Rossi a metà del XV secolo come rocca e caposaldo militare del suo esteso sistema feudale. Il borgo è inserito nei percorsi turistici consolidati della Bassa: il circuito dei Castelli del Ducato, dei luoghi legati alla memoria di Giuseppe Verdi, con le uniche nove statue superstiti del monumento a Verdi dello scultore Ettore Ximenes ospitate presso il teatro Arena del Sole e il percorso tematico legato alla figura di Giovannino Guareschi, che coinvolge il Museo “Mondo Piccolo” di Fontanelle. Con la nostra candidatura intendiamo integrare l’area del castello col resto del tessuto urbano; promuovere le nostre eccellenze, che sono Verdi e Guareschi, il culatello e il Parmigiano-Reggiano; aprire un’Accademia di Norcineria; ampliare il teatro; e arricchire il programma di eventi fieristici e di manifestazioni, favorendo l’insediamento e lo sviluppo di attività commerciali e artigianali».
COMPIANO - Mariani: «Il castello è il nostro brand turistico»
Il castello, il borgo e la sua illuminazione, la spinta a realizzare residenze per artisti e l’idea di costruire una rete di relazioni turistiche: sono questi i capisaldi del progetto presentato dall’amministrazione guidata da Francesco Mariani. Mariani che non nasconde di avere grosse aspettative per il futuro del borgo di cui è primo cittadino. C'è insomma in ballo una visione più ampia. «Proponiamo - spiega il sindaco - in particolare di attuare una strategia complessiva volta a sviluppare una riqualificazione culturale, turistica e sociale del castello, che rappresenta il nostro brand turistico-culturale», si legge nella proposta. Il progetto punta poi sul recupero del patrimonio edilizio e infatti Mariani spiega: «L’area oggetto di riqualificazione riguarda il borgo inteso come un “corpo unico” da riprogettare sia da un punto di vista urbano che socioculturale. Puntiamo ad attivare convenzioni con i privati proprietari degli immobili dismessi: il progetto riguarderà la ristrutturazione completa in modo da riconvertire alcuni di questi immobili in abitazioni, che saranno poi oggetto di compravendita (con prezzi convenzionati) per giovani coppie con l’obiettivo di aumentare la popolazione residente».