Gente di campagna
Cerdelli: «La cura della vigna? Un gioco di estetica e filosofia»
Metti un Socrate nel bicchiere per assaporare la vita con filosofia. Oppure Plutarco, ma anche Aristotele, fermo o frizzante secondo i gusti. Cantine Cerdelli, dell’omonima azienda agricola, applica la filosofia al teorema secondo cui la qualità si ottiene sommando la passione alla costanza nel lavoro.
Il mondo dei filari è la scelta tenace di Michele Cerdelli, titolare dell’azienda, che insieme al padre ha fatto rivivere i terreni del nonno, da tempo abbandonati, in un incantevole pendio affacciato sulla val Parma: 5 ettari dalle forme rotonde che cercano il sole per la perfetta maturazione delle uve.
«Dopo diverse esperienze lavorative anche all’estero, nel 2016 - racconta Michele Cerdelli, laureato in packaging - insieme a mio padre ho deciso di aprire quest’azienda, con la convinzione che si possa produrre ancora qualcosa di buono nella nostra terra e nel nostro bellissimo Paese. Coltiviamo l’uva con cura instancabile, vendemmiamo a mano secondo tradizione, con l’ausilio delle più moderne tecnologie, per trasformarla in vino e spumante di qualità. Da quando si pianta una barbatella alla prima raccolta dell’uva passano in genere cinque anni: a noi ne sono bastati tre, grazie all’attenzione quotidiana meticolosa».
«La vigna - sottolinea - va curata come il giardino di casa. Per fare il contadino oggi ci vuole tanta passione, perché la fatica, i costi e le incertezze non mancano. Eppure è il mestiere alla base della vita. Qualcuno, anche tra i giovani, ci crede, ha voglia di tornare all’aria aperta e valorizzare le terre dei nostri luoghi. Il momento più bello è la vendemmia, che unisce le persone e culmina con un sospiro di sollievo perché l’uva è finalmente in cantina. Non è sempre facile, ma andiamo avanti con fiducia».
Il senso di Cerdelli per la filosofia (“degustiamo lentamente ogni cosa che facciamo”) si sposa con l’attenzione alla ricerca estetica, a partire da nomi ed etichette. Il primo fu Socrate, declinato in versione spumante, che valse la notorietà alla neonata azienda.
«Il legame con la Grecia è particolarmente interessante - spiega il viticoltore - perché la malvasia, vino che credo meriti di essere valorizzato, ebbe origine proprio sull’isola greca Monemvasia. Mi piace associare il pensiero al vino». “Le domande possono essere morbide, delicate, discrete. Oppure frizzanti e secche, con un aroma spiccato e deciso. Sono queste ultime ad essere le migliori. Domande che, se ben poste, hanno il potere di cambiare il mondo”: come l’ottimo Talete, in calice, vincitore del Premio “La Costea d’Or 2018 e 2019”.
«A fine mese - annuncia il titolare - organizzeremo “Calici di luna”, accogliendo le persone nel nostro podere per farle rilassare in modo semplice, ammirando il cielo più bello di Parma».
La scheda
Nome: Michele Cerdelli
Età: 44 anni
Segno zodiacale: Pesci
Studi: Laurea in scienza e tecnologia del packaging
Hobby: Visitare cantine vinicole
Sogno nel cassetto: «Creare un’area ricettiva nel nostro bellissimo vigneto, per fare conoscer a tutti il nostro fantastico territorio»
Azienda: Cantine Cerdelli, strada di Tordenaso 36, Case Manfredelli (Langhirano).
Attività: Coltivazione della vite e produzione di vino