Sorbolo

Il treno non si accende: un'altra giornata infernale sulla Parma - Suzzara

Christian Marchi

Nuovi inconvenienti

Sorbolo Ancora disagi lungo la martoriata linea Parma-Suzzara. Questa volta sono stati i ritardi a far iniziare «col boccone amaro» la lunga giornata dei pendolari, lavoratori e studenti, che quotidianamente usufruiscono del servizio pubblico per raggiungere il posto di lavoro oppure i banchi di scuola.

Ieri mattina, infatti, il primo treno 90317, che parte da Suzzara alle 6,13 per arrivare – in teoria – a Parma alle 7,28, è stato fatto partire con un incredibile ritardo. Il motivo? Un’automotrice 668 a motore diesel in funzione dagli anni ‘70 non ne voleva sapere di accendersi. Quando finalmente il motore ha iniziato a funzionare, il treno ha raggiunto Parma con quasi mezz’ora di ritardo. Ma non è finita qui: questo primo convoglio arrivato in città doveva cambiare denominazione divenendo il 90318 delle 7,46 diretto a Suzzara: inevitabilmente - a causa del ritardo accumulato, è partito con 15 minuti di ritardo. I problemi meccanici sono sempre più frequenti: non è la prima volta che, arrivato in stazione, al momento di partire, il convoglio si spegne del tutto e per riaccenderlo serve parecchio tempo.

«È inutile che ci vengano a dire che il problema è il biglietto integrato – hanno raccontato i pendolari della Parma-Suzzara, stremati –. Secondo noi i problemi di questa linea sono altri: il biglietto integrato Tep deve tornare in funzione esattamente come prima. Anzi, se veramente si intendono risolvere tutti i problemi definitivamente, occorre che l’intera linea venga auto sostituita: la gente non ne può veramente più. Anche prima, con la precedente gestione, il servizio non era dei migliori, ma ora con la collaborazione Trenitalia-Tper la situazione è veramente insostenibile, non si può più tollerare. Di conseguenza, chiediamo ancora una volta l’attenzione e l’intervento di tutta la politica, e in modo particolare quello del presidente della Regione Stefano Bonaccini, che capiamo sia ora impegnato con le Primarie per diventare il segretario del Partito democratico, però non può lasciar soli in condizioni deplorevoli tutti gli utenti delle linee periferiche».