“Flora, fauna e cemento”

Sala Baganza: taglio del nastro per il murales dei ragazzi - Foto

L’opera realizzata dagli alunni delle medie lungo la sita ciclopedonale che passa a fianco della Casa della Salute, sotto la guida dello street artist Filippo Toscani

“Flora, fauna e cemento”, ovvero un murales fatto di animali dalle forme divertenti, immersi in una natura fantastica dai colori sgargianti.

D’ora in avanti, percorrere il tratto di pista ciclopedonale che passa a fianco della Casa della Salute di Sala Baganza sarà molto più piacevole, anche per i piccoli “passeggeri” del Piedibus che la utilizzano quotidianamente per andare a scuola. E questo grazie all’opera d’arte realizzata dai ragazzi e dalle ragazze della scuola media “Ferdinando Maestri” sotto la guida esperta di Filippo Toscani, in arte “Rise”, sul muro del prosciuttificio del Gruppo Annoni che l’ha in parte sponsorizzata. Un dono alla comunità e che rientra nel più ampio progetto “La Cittadella dell’Arte”, promosso dal Comune di Sala Baganza e dall’associazione Salarte con il contributo di Fondazione Cariparma.

Al taglio del nastro è intervenuto il sindaco Aldo Spina, unitamente al vicesindaco con delega alla Cultura, Giovanni Ronchini, all’Amministratore delegato del Gruppo Annoni, Oscar Brindani, a Carlo Vitali di Salarte, alla dirigente dell’Istituto comprensivo di Felino, Paola Bernazzoli, accompagnata da diversi insegnanti, tra i quali la prof. di artistica Maria Laura Blanes che ha affiancato gli apprendisti street artist, anche loro presenti all’inaugurazione insieme a Toscani. «Questo è un progetto particolarmente significativo per la nostra comunità – ha affermato il sindaco Spina –. L’opera rientra nel percorso “La Cittadella dell’Arte” e ne rappresenta l’esempio migliore, perché il suo scopo è renderci non solo spettatori dell’espressione artistica, ma anche protagonisti. Il senso è quello di svegliarci una mattina e trovare gli spazi in cui viviamo trasformati positivamente, come in questo caso, con un gesto artistico». Il primo cittadino ha concluso ringraziando tutti coloro che hanno preso parte al progetto e tra questi il Gruppo Annoni, rappresentato al massimo livello dall’ad Oscar Brindani: «Siamo orgogliosi di aver peso parte a questo progetto – ha dichiarato il manager –. È importante dare un contributo alla comunità e alle nuove generazioni, da incoraggiare e indirizzare verso il futuro, che è nelle loro mani».

Ad esempio, nelle mani di Chiara Paini, la sindaca dei ragazzi che ha sottolineato l’entusiasmo nel realizzare il murales: «Abbiamo scelto cosa disegnare e con quali colori. È stato bello poter dare il nostro contributo ad abbellire Sala Baganza. Ci abbiamo messo tanto impegno e ringrazio anche Filippo che ci ha fatto appassionare a questo progetto». Lo stesso Toscani ha posto l’accento sull’importanza educativa del “fare qualcosa insieme”: «Tra le tante attività che svolgo, mi piace occuparmi di questi progetti, perché aiutano a capire che da soli non si fa nulla. Mi piace lavorare e relazionarmi con i ragazzi, vedere quello che c’è di buono in ognuno di loro. Quest’opera è un contributo alla comunità: abbiamo speso una parte delle nostre energie per rendere un luogo migliore». E di energie ne ha spese diverse anche Blanes: «Abbiamo elaborato tanti di quei bozzetti per rendere le immagini fruibili e godibili che ci si potrebbe tappezzare la Muraglia Cinese – sorride la professoressa –. L’aiuto di Filippo, la sua passione e la sua pazienza nell’insegnare ad ognuno dei nostri ragazzi e ragazze sono stati determinanti. Ho percepito un’intesa meravigliosa tra loro, una grande complicità e la consapevolezza di aver fatto qualcosa di bello per il loro territorio».

«La progettazione non è solo imparare un metodo relativo ad una visione o alla grafica artistica, ma è spendibile anche in altri ambiti – ha precisato l’architetto Vitali, artista ed ex docente al Liceo artistico “Paolo Toschi” –. Il percorso logico, l’analisi, la definizione e la sintesi grafica, mettere assieme gli obiettivi della committenza e i tecnici che devono interpretarla, significa sviluppare un metodo operativo. E in questo caso c’è il valore aggiunto dell’ambiente, perché quest’opera rappresenta un miglioramento dello spazio abitativo».