PROGETTO
Diga di Vetto, Legambiente risponde all'assessore Mammi: "Studio di fattibilità ma nessuna accelerazione"
Sulla questione della diga di Vetto, Legambiente Emilia-Romagna risponde all'assessore regionale Alessio Mammi: "Ci teniamo a ribadire che l’iter per la possibile realizzazione dell’invaso lungo il fiume Enza non ha subito alcuna accelerazione, almeno stando alle comunicazioni ufficiali del Ministero e della stessa Regione.
Al momento esiste una convenzione tra Regione, Autorità di Bacino, Atersir, Consorzio di Bonifica dell’Emilia Occidentale e Consorzio della Bonifica di Parma per la realizzazione del Documento di Fattibilità delle Alternative progettuali per la realizzazione di un invaso nella Valle dell’Enza e di altre azioni volte a soddisfare il fabbisogno idrico della valle. Questo Documento, secondo il nuovo codice degli appalti, è propedeutico alla realizzazione della progettazione vera e propria e deve prendere in esame tutte le possibili alternative da un punto di vista della fattibilità tecnica, economica e degli impatti ambientali".
"Nei mesi scorsi - continua l'associazione - è stato pubblicato il bando di gara per la realizzazione del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP), che prevede per altro nel capitolato tecnico l’analisi di una possibilità zero, ovvero di non realizzazione dell’invaso; se questa dovesse rivelarsi la soluzione tecnicamente ed economicamente applicabile, l’invaso non avrebbe alcuna giustificazione di realizzazione. Per altro sempre nel medesimo capitolato vengono indicate, come azioni da sviluppare, studi specifici su alcune attività sinergiche alla realizzazione dell’invaso che potrebbero ridurre il fabbisogno idrico e quindi rendere superflua la realizzazione dello stesso".
Il DOCFAP dovrà essere consegnato entro i primi mesi del 2025. Secondo Legambiente, "qualsiasi processo di accelerazione di questi passaggi" va in contrasto "con il percorso che sta seguendo il Contratto di Fiume Valle dell’Enza".